Giorgio Napolitano non è più presidente della Repubblica. Si è dimesso questa mattina e ha già lasciato il Quirinale. In 8 anni e 9 mesi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha battezzato ben cinque governi. Il capo dello Stato dal 15 maggio 2006, giorno della sua prima elezione, ha nominato come presidente del Consiglio Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013) e nei 21 mesi del suo secondo mandato ha incaricato Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi attualmente a palazzo Chigi.
Per il premier Matteo Renzi, “ragionevolmente a fine mese potremo avere il nuovo presidente della Repubblica". Già da tempo circolano i possibili nomi di coloro che potrebbero occupare la poltrona del capo dello Stato.
Renzi, commentando le dimissioni di Napolitano, afferma: “La figura del presidente della Repubblica richiede la gratitudine e l’emozione per quello che Giorgio Napolitano ha fatto in questi nove anni, dimostrando qualita’ e intelligenza politica". "Napolitano e’ stato grande presidente europeista e un uomo che ha rappresentato l’Italia all’estero. Soprattutto e’ stato il presidente dei 150 anni dell’unita’ d’Italia", ha aggiunto. "E’ stato un grande presidente che ha saputo coniugare bene il concetto di identità".
Forza Italia, con Daniela Santanchè, commenta così: “Bye bye Napolitano. Dopo nove anni, l’Italia si libera di un presidente della Repubblica che prima di entrare al Quirinale si e’ dimenticato di togliersi la giacchetta della sinistra. Colpevole, tra i colpevoli, di non aver fermato la persecuzione politica e giudiziaria nei confronti di Silvio Berlusconi. Per fortuna oggi scriviamo la parole fine!".
Umberto Bossi stamattina aveva aperto al nome di Anna Finocchiaro per la successione al Quirinale, ma il segretario della Lega Nord Matteo Salvini taglia corto: "Neanche la prendo in considerazione. E’ una brava persona ma non la vedo adatta al Quirinale". Parlando con i giornalisti a Montecitorio, Salvini non ha fatto nomi, ma ha dato delle indicazioni, con un "tweet alla Renzi": "Non un altro di sinistra, per favore. Non un vecchio rottame di sinistra".
Salvini si augura poi che la scelta del presidente della Repubblica "non sia merce di scambio fra Renzi e Berlusconi", ma non si sbilancia oltre: "Noi siamo piccolini – dice – siamo trenta e possiamo solo dare dei suggerimenti, il primo dei quali e’ ‘No schiavi di Bruxelles’". Il segretario della Lega dice di avere comunque "le idee chiare. Quando entreremo nel vivo faremo i nomi". E gli piacerebbe "un tecnico, qualcuno che ha portato il made in Italy nel mondo, ma faremo i nomi solo quando entreremo nel vivo".
Beppe Grillo da parte sua su Facebook scrive: “Napolitano oggi ne ha firmato una giusta: le sue dimissioni. Ora il M5S gli fa una proposta a nome di tutti gli italiani! Si faccia ricordare così", ovvero rinunciando alla carica di senatore a vita.
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