Dopo la televisione, che si manterra’ sopra il 30%, Internet su computer fisso o portatile, e i quotidiani, in forte calo, nel 2016 il quarto ‘media’ per il mercato pubblicitario mondiale sara’ quello dei telefoni smartphone. E’ emerso nel corso del Workshop dell’Osservatorio TuttiMedia organizzato nella sede dell’Upa a Milano: secondo le ultime proiezioni i sistemi ‘mobile’ batteranno cosi’ cartellonistica e periodici, questi ultimi sempre piu’ in crisi.
Dalle relazioni, tra gli altri, di Matteo Cardani (direttore marketing di Publitalia), Emilia Costa (Research development manager di Rai pubblicita’) e Gian Paolo Balboni (direttore del Telecom future centre), appare chiaro che lo smartphone sta abbattendo le frontiere tra pubblicita’ e marketing, con i consumatori che sempre piu’ spesso lo usano all’interno dei negozi per verificare su Internet se vi sono offerte migliori oppure per farsi accreditare speciali sconti da utilizzare immediatamente solo in quel punto vendita. Ma nel mondo si sta preparando di meglio.
Shazam, l”app’ che permette di riconoscere attraverso il proprio telefonino la musica, ha messo a punto uno suo sviluppo dalle potenzialita’ eccezionali per tutti gli inserzionisti pubblicitari: Shazam advertising, che in ogni momento riconosce quale programma televisivo si sta seguendo e quindi quale pubblicita’ e’ in arrivo. Automaticamente questa seconda app predispone sul telefonino la pubblicita’ che sta andando in onda, con maggiori possibilita’ di interazione e richiesta informazioni, in modo che si sara’ raggiunti dal messaggio anche se durante lo spot si decide di non guardare la televisione e usare lo smartphone per qualsiasi ragione. Nel mondo sono 325 milioni gli utenti di Shazam, 95 dei quali negli Stati Uniti.
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