"Ritengo inopportuna la sua candidatura e spero che decida di non presentarsi". Così il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani, in una intervista a Repubblica, sul caso di Crisafulli che si candida alle comunali ad Enna. E sulla vicenda del berlusconiano vincitore alle primarie ad Agrigento precisa: "Abbiamo chiesto al segretario regionale di annullare le primarie e cercare una nuova candidatura".
Serracchiani entra poi nel merito delle critiche a questo strumento elettorale, le primarie: "Faremo pulizia e chiarezza. Senza ambiguità di fronte agli elettori", "noi lavoriamo in modo puntiglioso. Siamo in costante contatto con i territori. Le primarie sono state il grimaldello per rinnovare il partito. Certo, sono possibili aggiustamenti. Penso al tentativo di dar vita all’albo degli elettori. E poi è necessario anche allineare il codice etico alle normative successive: penso alla Severino".
Infatti "in base al codice non aggiornato De Luca può candidarsi alle primarie", "abbiamo provato, senza esito, a scegliere un candidato unitario senza le primarie. Hanno votato 140 mila persone, che conoscevano la condizione di De Luca. Rispetto l’esito del voto, anche se è evidente che siamo in difficoltà su una legge che non cambieremo, ma che ha dato problemi di attuazione”.
Conclude parlando dei sottosegretari indagati: "Renzi è stato chiaro fin dall’inizio. La linea del Pd è garantista e un avviso di garanzia non determina la valutazione. Poi, certo, ci sono situazioni che vanno trattate singolarmente. Garantismo, d’altra parte, non significa decidere sull’opportunità politica: basta pensare al caso Lupi".
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