Massimiliano Picciani, presidente Assemblea delegati Pd eletti nella Circoscrizione estero, intervenendo all’assemblea nazionale del Partito Democratico ha affermato: “Gli italiani all’estero hanno bisogno di rappresentanza politica”, i nostri connazionali “costituiscono al contempo un potenziale di competenze ed esperienze enorme per il rilancio del nostro Paese”.
“Il PD nel mondo, da sempre primo partito per consensi tra gli italiani all’estero, è al lavoro già da anni per dare risposte: con migliaia di iscritti, quasi cento circoli, federazioni, i parlamentari, il dipartimento PD mondo, ci battiamo per la rappresentanza politica, con proposte di riforma della legge elettorale per l’estero e il rinnovo dei comitati per gli italiani all’estero; ci battiamo per servizi consolari adeguati e per le tutele sociali, con la portabilità dei diritti in Europa e garanzie di assistenza negli altri continenti extraeuropei, che siamo riusciti per altro ad ottenere durante la “prima ondata” della pandemia nella scorsa primavera”.
“Inoltre, nel PD in Italia ci conoscete forse come “portatori sani” di idee, sulla base delle nostre esperienze umane e politiche, sui temi dell’Europa, delle questioni di genere, dei diritti civili, portando anche il nostro contributo alla consultazione del vademecum – ha proseguito Picciani -. Oggi, dopo questa pandemia e nel quadro del piano nazionale di ripartenza, pensiamo che sia venuto il momento per un’azione politica che permetta di coinvolgere davvero gli italiani all’estero per il rilancio del nostro Paese”.
“Non solo con iniziative di promozione economica e commerciale dell’Italia all’estero – ha affermato Picciani -, ma anche e soprattutto nel solco di quanto già avviato da Peppe Provenzano come ministro per il Sud (a cui faccio gli auguri per il suo nuovo ruolo di vicesegretario), su due iniziative maggiori: la prima, sfruttare strumenti innovativi e concreti per portare investimenti degli italiani all’estero in Italia, soprattutto in quelle aree interne e del Mezzogiorno, da cui molte delle nostre comunità provengono. Turismo di ritorno, ecobonus, modalità partecipative di finanziamento per aiutare enti e collettività locali, per ricreare un legame tra comunità all’estero e territori per un rilancio diffuso”.
“La seconda è tenere conto del fatto che in molti dei Paesi in cui viviamo i temi della transizione ecologica, innovazione digitale, ricerca pubblica e privata, e di una Pubblica Amministrazione moderna ed efficiente sono una realtà quotidiana da anni: per vincere queste sfide anche in Italia – ha concluso Picciani – riteniamo fondamentale sfruttare il vivaio di tante tanti giovani Italiani all’estero, che con le loro esperienze professionali importanti, possono poter contribuire nella nostra Pubblica amministrazione italiana a rilanciare la competitività del nostro Paese all’uscita dalla pandemia”.