Silvio Berlusconi è da giorni rinchiuso nel suo quartier generale di Arcore. Il Cavaliere, sempre più amareggiato per ciò che si trova ad affrontare in questo periodo, continua ad interrogarsi sulle mosse più opportune da compiere nelle prossime settimane. Il leader del Popolo della Libertà, in riunione permanente con i propri legali, prende in esame ogni soluzione tecnico-giuridica, parallelamente ai risvolti politici che l’una o l’altra scelta potrebbe determinare. Allo stesso tempo, è combattuto: continuare a sostenere l’esecutivo guidato da Enrico Letta, o togliere il sostegno al governo e mandare tutto all’aria? Dubbi che si sommano a dubbi, uniti ad uno stato d’animo sempre più cupo, in cui trovano spazio alternativamente angoscia ed ira, complice anche l’insonnia ormai assoluta.
Il Pd sostiene che non può cedere al “ricatto” di Berlusconi, non può rinunciare alla legalità in cambio della tenuta del governo. E d’altra parte da parte del PdL il messaggio è chiaro: il governo e’ a rischio se i dem danno il via libera alla decadenza di Berlusconi.
Per capire meglio cosa succederà in un autunno che si preannuncia caldissimo, si dovrà probabilmente attendere la già annunciata manifestazione di Forza Italia, prevista a metà settembre. In quell’occasione, Silvio potrebbe potrebbe rivendicare la sua leadership a capo del nuovo movimento e del centrodestra e la necessità di poterla esercitare concretamente e a pieno titolo. Oppure? Oppure si dovrà scegliere un nuovo leader per Forza Italia.
IL CASO DELLA CENA DI ROTONDI A questo proposito, l’ex ministro Gianfranco Rotondi, su Twitter ha cinguettato: “E’ finita ora una cena in cui chi poteva decidere ha deciso quel che andava deciso da tempo. E l’intendenza seguirà”. E poi un attacco a ‘Repubblica’ e all’Huffington Post: “Perdete bava contro il Cavaliere e manco immaginate chi sta per spedirvi all’opposizione per altri 30 anni…”. Un cinguettio che ha attirato l’attenzione di media, tanto che è intervenuto Renato Schifani, presidente dei senatori azzurri: "A me non risulta proprio che ci sia stata una cena. Se c’e’ stata io non c’ero. Comunque dalle informazioni che ho io non mi risulta". Per Schifani, altro che successore al Cavaliere: “Non ci sono dubbi, il leader è e resta Silvio Berlusconi". Così Rotondi chiarisce: "Schifani ha ragione. Il leader e’ e resta Silvio Berlusconi, che non ha bisogno di un successore. Stiamo parlando infatti dello sfidante di Renzi quando ci saranno le prossime elezioni politiche". La cena? "Non e’ stata ad Arcore e Berlusconi non era presente. Leggendo bene i tweet non ho mai citato ne’ Arcore ne’ Berlusconi”. Poi Rotondi spiega: "C’e’ stata una cena e chi doveva decidere ha deciso. Si tratta di un gruppo di persone che avanzerà una proposta a Berlusconi". Staremo a vedere.
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