Parma ‘ambasciatrice’ della Food valley nel mondo e della tradizione enogastronomica di tutta l’Emilia-Romagna. Con questo obiettivo la Regione ha deciso di sostenere nell’anno dell’Expo la candidatura di Parma a ‘città creativa dell’Unesco per la gastronomia’ e di prevedere un protocollo di intesa con il Comune, l’Anci Emilia-Romagna e l’associazione ‘Cheftochef Emilia-Romagna cuochi’, che e’ stato sottoscritto oggi. Il protocollo rafforza e sostiene la candidatura con l’obiettivo di attivare forme di collaborazione per promuovere il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico.
"Era opportuno fare questa operazione – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – La rivista Forbes ha stabilito che la regione con la cucina migliore in Italia e’ l’Emilia-Romagna e quindi anche per questo e’ giusto lavorare al progetto. Parma ha una tradizione solida, ma non proponiamo solo la citta’: vogliamo valorizzare la tradizione gastronomica di tanti comuni in regione. Questa e’ una collaborazione forte tra le istituzioni".
Il network ‘citta’ creative’ dell’Unesco e’ volto a creare un legame tra citta’, in grado di fare della creativita’ culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico in una prospettiva internazionale (sette le sezioni previste: musica, letteratura, folk art, design, media arts, gastronomia e cinema).
La candidatura di Parma a ‘city of gastronomy’ e’ stata avanzata dal Comune in risposta a un bando dell’Unesco dello scorso aprile. Per l’assessore al Commercio e turismo di Parma, Cristiano Casa, "Parma diventa un avamposto, in rappresentanza della regione. La candidatura – ha spiegato – da’ l’opportunita’ di creare progetti di sviluppo sul territorio dell’intera regione. Entro il 15 luglio presenteremo la candidatura. In Italia lo ha fatto anche il Comune di Alba, che ho contattato per cercare una collaborazione e un supporto a vicenda delle candidature".
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