Una grande folla ha accolto Papa Francesco all’aeroporto di Quito e lungo le strade della capitale dell’Ecuador, prima tappa del viaggio di Bergoglio in Sudamerica. Oltre 24mila chilometri da percorrere in una settimana: fino al 12 luglio, infatti, il Pontefice argentino – che torna nel suo continente d’origine per la seconda volta dopo il viaggio due anni fa in Brasile – toccherà l’Ecuador, la Bolivia e il Paraguay.
All’aeroporto la cerimonia di accoglienza, con gli inni nazionali, i discorsi e l’abbraccio col presidente Rafael Correa. "Occorre offrire speciale attenzione ai nostri fratelli più fragili e alle minoranze più vulnerabili, che sono il debito che ancora ha tutta l’America Latina", ha detto il Papa. "Il grande peccato sociale della nostra America è l’ingiustizia. Come possiamo chiamare il nostro continente il più cristiano del mondo se c’è tanta disuguaglianza?", ha affermato da parte sua il presidente Correa.
Nella seconda giornata del viaggio in Ecuador, Papa Francesco si sposta a Guayaquil, la "Perla del Pacifico", luogo simbolo dell’indipendenza latino-americana. Dove ad attendere Bergoglio c’è un’altra grande folla.
VISITA AL SANTUARIO Tre tende slanciate verso il Cielo, accostate l’una all’altra, con una stupefacente vetrata sul lato dell’ingresso. Appare cosi’ l’ultramoderno e bellissimo santuario della Divina Misericordia, eretto a 20 anni dalla visita di San Giovanni Paolo II che dell’immagine di Gesu’ con la luce che esce dal costato e della coroncina di Suor Faustina Kovalska e’ stato il diffusore nel mondo. Papa Francesco ha voluto visitarlo al suo arrivo a Guayaquil.
Nell’avveniristica chiesa lo attendevano alcune centinaia di fedeli anziani o malati che seguiranno attraverso un megaschermo la messa celebrata nel Parco Samanes, dove prima della mega-celebrazione compira’ un giro in jeep tra la folla dei fedeli. "E’ tardi, il vescovo dice che dobbiamo andare, non posso vendervi nulla, ma una cosa vi chiedo: pregate per me", ha scherzato con i malati Francesco prima di lasciare il Santuario.
GUARDIA SCATTA FOTO AL PAPA L’"effetto Francesco" e’ costato un bel rimprovero ad uno degli agenti che erano di guardia all’ingresso dell’aeroporto di Guayaquil, dove e’ atterrato oggi l’aereo del Papa. Impettito e sull’attenti quando Bergoglio gli e’ passato accanto per salire sulla Fiat Idea che lo attendeva, subito dopo il passaggio l’agente ha tirato fuori dalla tasca un cellulare per fotografare il Papa che saliva in auto salutando i presenti con larghi gesti. E immediatamente dopo, mentre la vettura si metteva in marcia, un graduato lo ha ripreso con una certa energia, ricordandogli che era li’ per ben altre ragioni.
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