Doveva essere un non partito ed e’ diventato il primo partito italiano. Fenomeno totalmente nuovo per il sistema politico italiano, il M5S di Beppe Grillo che ha spiazzato la campagna elettorale con i suoi ‘Tsunami tour’ e poi con i risultati delle ultime elezioni, e’ tutto da studiare per essere compreso. Non a caso aumentano i titoli, dai saggi alle biografie sul comico genovese e per capire il Movimento, che arrivano in libreria. Un punto di riferimento fondamentale per chi vuole avvicinarsi al cuore del Movimento e’ ‘Il partito di Grillo’, a cura del sociologo Piergiorgio Corbetta ed Elisabetta Gualmini, presidente dell’Istituto Cattaneo, pubblicato da il Mulino. Un’inchiesta che studia ‘chi sono, da dove vengono e perche’ si sono mobilitati gli attivisti del M5S’ come spiega nell’introduzione la Gualmini.
Guardando all’identikit dell’elettore tipo del M5S dopo le amministrative 2012, vediamo – spiegano gli autori – una predominanza del centro-sinistra insieme a una crescita della componente del centrodestra. Il movimento, sottolinea la Gualmini, ‘all’inizio raccoglie i transfughi della sinistra e poi si sposta verso destra, collocandosi alla fine oltre qualsiasi rigida dicotomia tra sinistra e destra’. Insomma, all’inizio il M5S ‘affonda le proprie origini nell’humus dei movimenti e dei partiti della sinistra libertaria e radicale, da cui sono nati ad esempio i partiti dei Verdi in Germania e in altri paesi europei’. Ma il libro allunga lo sguardo, ‘per quanto possibile’ al futuro e alle linee evolutive che portano a dire che: ‘passaggio dal locale al nazionale e passaggio da movimento a istituzione sono per M5s due sfide ‘mortali”.
Alle idee, la storia e le strategie del Movimento di Grillo hanno dedicato il saggio ‘Politica a 5 Stelle’ (Feltrinelli) il sociologo Paolo Natale e il docente universitario di Scienza della politica Roberto Biorcio che denunciano l’iniziale incapacita’ a capire la portata del fenomeno, tanto che all’inizio ‘alcuni editori hanno rifiutato il nostro libro’ e individuano 4 anime del movimento: ‘I Militanti, vale a dire quelli del Vday, e i Guachisti che sono i delusi dalla sinistra. Sono i due gruppi piu’ antichi. I piu’ recenti sono i Razionali che pensano ci voglia un movimento cosi’ per svecchiare la vecchia politica e i Menopeggio, la fascia piu’ debole e piu’ qualunquista che poteva finire in derive di destra’ come spiega Natale.
Le voci dirette di Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, provocati dal premio Nobel Dario Fo, in un’ideale passeggiata tra Atene e il Pireo, si possono trovare nel dialogo a tre ‘Il Grillo canta sempre al tramonto’ (Chiarelettere). Fo invita Grillo e Casaleggio a parlare dei traguardi che si prefigge il movimento e tra i tanti temi toccati ci sono il lavoro, le tasse, l’uso del web, le elezioni e il cruciale cambiamento che parte dall’uso del linguaggio. Cosi’ ‘Leader’ per il M5S e’ una parola del passato, una parola sporca, deviata; leader di che cosa?’, dice Casaleggio. Non e’ una vera e propria biografia ma ripercorre la storia del percorso compiuto da Grillo, dall’esordio in tv con i primi provini nel 1977 alla scoperta della rete e alla nascita del M5S, ‘Il Ruggito del Grillo’ (Moretti&Vitali) del filosofo e scrittore Roberto Caracci che paragona il comico genovese a una matrioska. Su come sia stato possibile il successo incredibile del Movimento 5 Stelle si interroga ‘Il lato oscuro delle stelle’ (Imprimatur editore) del giornalista Federico Mello, tra i maggiori esperti del web, che e’ alquanto critico sull’uso della rete fatto da Grillo e Casaleggio, ‘una dittatura digitale’ per un movimento che alla fine, secondo l’autore, risulta chiuso e verticale.
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