Marina Berlusconi tace. La presidente di Fininvest e Mondadori non commenta ufficialmente le voci, tornate a farsi insistenti, di un suo impegno in politica. Ai collaboratori, pero’, la figlia primogenita dell’ex presidente del Consiglio ripete che quella di una sua discesa in campo e’ un’ipotesi non attuale.
Con gli esponenti di Forza Italia che l’hanno chiamata per sondare le sue intenzioni o per invitarla a dare la sua disponibilita’, Marina Berlusconi avrebbe anche auspicato che la questione venga lasciata cadere: continuare a discutere su una candidatura che non c’e’ non contribuisce – questa la sua posizione – al positivo sviluppo di quel dibattito interno al partito che il risultato elettorale ha avviato. Politici e collaboratori si sono sentiti dire piu’ volte che quella della "successione dinastica" e’ una suggestione che puo’ in qualche modo ostacolare l’individuazione di strade nuove, di volti nuovi, di risorse interne ed esterne utili a rendere sempre piu’ incisiva l’opera di rinnovamento voluta e guidata da Silvio Berlusconi.
Ai suoi interlocutori la figlia Marina ha comunque ripetuto quanto piu’ volte sostenuto da lei anche pubblicamente: che la leadership non si trasmette per via ereditaria, che va costruita un passo dopo l’altro, nel pieno rispetto degli elettori e delle regole di democrazia interna. E a chi le chiedeva se comunque quello spiraglio su un suo futuro impegno politico lasciato aperto in una recente intervista al Corriere della Sera dovesse considerarsi confermato o meno, Marina Berlusconi avrebbe risposto ancora una volta che e’ inutile parlarne. Ipotesi del genere, infatti, sono indissolubilmente legate a determinati tempi, modi e contesti, tutte condizioni che, avrebbe ribadito, attualmente non ci sono.
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