"In queste ore l’inchiesta di Mafia Capitale ha portato a nuovi arresti che ancora una volta coinvolgono politici e referenti di cooperative operanti nella solidarietà lasciando emergere una trama di interessi e affari illeciti che trovano nel business dell’accoglienza una fonte inesauribile di sostentamento. Una vergogna che indigna in un momento tanto complesso per la storia del Paese". Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare membro della Commissione diritti umani.
"L’attualità conferma che il comparto delle iniziative solidali e dell’assistenza presenta della lacune normative ed organizzative entro le quali si inseriscono dinamiche criminali che oggi sono sotto gli occhi di tutti – spiega Di Biagio – e l’emergenza migranti di questi mesi sta acuendo le degenerazioni di un sistema già complesso".
"Sulla gestione dell’emergenza migranti – sottolinea Di Biagio – la percezione dell’Italia all’estero, già condizionata da non pochi scandali, sembra limitarsi a quella di un luogo in cui si trasforma l’accoglienza in business e dove la tutela dei diritti primari dei migranti diventa uno strumento di speculazione nelle mani di alcuni politici, paradossalmente proprio quelli critici verso l’immigrazione ma zelanti nella creazione di scenari di intervento. Quanto si sta verificando è grave e urge una presa di posizione chiara non solo dalle autorità locali direttamente coinvolte ma anche e soprattutto da parte del governo che deve attuare tutte le iniziative possibili per rettificare lo scenario normativo ed organizzativo entro il quale le reti amministrativo-criminali stanno operando". Di Biagio conclude: "Per questa ragione ho depositato un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio per sollecitare un intervento celere da attuare anche nell’ambito della riforma del Terzo settore attualmente all’esame del Senato".
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