Beppe Grillo è arrivato a Montecitorio intorno alle 15 e 30, dopo essersi perso nel centro di Roma. Proprio così. Il leader del Movimento 5 Stelle è infatti arrivato con leggero ritardo in Parlamento per l’assemblea congiunta dei parlamentari grillini, mentre una folla di giornalisti e telecamere lo aspettava sin dal primo pomeriggio all’ingresso piu’ piantonato dalle forze dell’ordine della Camera. Ma alla fine il comico genovese, ormai leader politico, ce l’ha fatto ad entrare nel Palazzo. “Questa e’ una entrata abusiva, e’ giusto perche’ sono un abusivo”, è la battuta con la quale Grillo risponde ai cronisti che gli fanno notare che questa e’ la prima volta che entra a Montecitorio. A chi gli chiede se abbia “portato l’apriscatole per aprire il Parlamento come una scatola di sardine”, risponde: “L’abbiamo aperto e c’e’ tutto un groviglio che non si capisce nulla”.
No comment invece sulla diaria dei parlamentari del M5S: “Devono rinunciare?”, chiedono i cronisti. Ma lui non risponde. E proprio per quanto riguarda la diaria, durante l’incontro con i suoi, Grillo afferma: “Metteremo nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi. Non dimenticheremo chi siamo e da dove veniamo”.
Il leader 5stelle avrebbe poi spiegato che, nel momento in cui bisognava formare un governo, “il Pd non cercava alleanza, cercava voti per fare il governo senza il M5S”. Un esecutivo, quello attuale, che “non regge. L’opinione pubblica sta cambiando. Cercano di dimostrare che siamo come gli altri”. Invece no, sottolinea, noi siamo diversi: "Loro agiscono con le menzogne, noi reagiremo con con rispetto e verità. I partiti se ne sono andati, sono morti, c’e’ un modello unico, come nelle tasse. Noi siamo la protezione civile” della politica e della società. "Prenderemo le macerie di questo Paese, come i nostri padri dopo la guerra si aiutavano tra loro". "Questo cambiamento sara’ morbido ma ci dovra’ essere. Se non ci fossimo noi ci sarebbero forze veramente sovversive".
Andare in televisione? Sì, "ma non ai talk show. Solo per spiegare ai cittadini le nostre idee".
Oggi sul suo blog, Grillo commenta anche la condanna confermata a Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Mediaset; condanna che “avrebbe incenerito qualunque politico inglese, tedesco o statunitense. Da noi questo tizio passa da statista. Fa dichiarazioni. Si propone come Padre della Patria”. Il titolo del post è “Al Tappone”.
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