"Da tempo D’Alimonte ed io dissentiamo sui sistemi elettorali. Secondo lui, io sarei un idealista (e pertanto un irrealista) mentre lui sarebbe un realista. Ora, è noto da tempo che io sostengo (in prima scelta) il semi-presidenzialismo fondato sul doppio turno che esiste da tempo in Francia, e che dunque è una realtà. Mentre l’Italicum di Berlusconi si fonda su un premio che trasforma una minoranza in maggioranza; un meccanismo che non esiste (che io sappia) in nessun Paese dell’Europa liberaldemocratica. Pertanto non convengo sulla distinzione tra idealista (io) e lui (realista)". Si apre così una lettera di Giovanni Sartori, al Sole 24 Ore, di replica al collega politologo D’Alimonte, editoriale del quotidiano economico.
"Il punto sul quale davvero dissento con D’Alimonte – prosegue – è sulla equiparazione del sistema uninominale diciamo di tipo inglese al premio di maggioranza Italicum. No. Il principio del maggioritario è ‘first past the post’ e cioè che vince chi sorpassa, anche se di un solo voto, gli altri contendenti. E questo non è un premio ma la nozione stessa di maggioranza. In dannatissima ipotesi potrebbe anche accadere, in Inghilterra, che i due maggiori partiti ottengano esattamente lo stesso numero di voti in ciascuna circoscrizione. In tal caso non ci sarebbe nessun premio e si dovrebbero indire nuove elezioni. Tornando al nostro premio Italicum, quel premio è precalcolato sulle previsioni dei sondaggisti. E siccome io persisto nell’essere, a detta di D’Alimonte, un ‘idealista’ persisto anche nel ritenere che la vituperatissima legge truffa di Rumi non fosse per niente tale, visto che assegnava un premio di maggioranza a chi aveva già ottenuto una maggioranza elettorale; ma che è una ‘truffa’, come si strillò a torto allora, ma che è una truffa (ripeto, ignota in tutti i paesi seri dell’Occidente) quando si trasforma una minoranza precalcolata dai nostri chiromanti in una maggioranza. E nemmeno è vero che solo l’Italicum fa sapere subito chi governerà. Anche negli Stati Uniti, anche in Inghilterra, gli elettori lo sanno subito".
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