"Il governo italiano sta affrontando in queste settimane un dibattito di grande interesse sul mercato del lavoro, con il coinvolgimento delle forze sociali e la grande attesa della società civile che si aspetta cambiamenti di portata storica. La disoccupazione giovanile è la preoccupazione principale di tutti i Paesi europei in questo periodo di grande crisi e non è semplice trovare soluzione al problema. Ma bisogna farlo. I diritti acquisiti in anni di lotte sindacali spesso molto aspre sono messi in discussione dalla nuova economia globalizzata che vede giganti della produzione come la Cina e il Brasile togliere competitività alle nazioni della vecchia Europa. La corsa all’innovazione sempre più sofisticata e il costo del lavoro intervengono pesantemente sulle garanzie che le società occidentali hanno riconosciuto ai lavoratori. In queste condizioni, la flessibilità e la ricerca di nuove strategie per creare lavoro diventano prioritarie, soprattutto per i giovani. In questo senso vanno interpretate le parole del Presidente del Consiglio che, pure nell’eccesso di disvalore attribuito al posso fisso, intendeva certamente lanciare alle nuove generazioni il messaggio di un modello alternativo al passo con i tempi". Così Fausto Mandarano, vicepresidente del Movimento delle Libertà.
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