Con un lungo post pubblicato su Facebook Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, dopo l’incontro in mattinata con i lavoratori in difficoltà all’ingresso del ministero, ha voluto lanciare un messaggio chiaro: nessuno verrà lasciato solo.
“Oggi ho incontrato tre gruppi di lavoratori in difficoltà – scrive Di Maio – che stavano aspettando alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico delle risposte. Sono i lavoratori della Cooperativa Santa Brigida, della cooperativa PAC 2000A e dell’azienda Condotte Spa, cittadini accomunati dalla preoccupazione per il futuro e dal fatto che si sono sentiti abbandonati dalla politica e dalle istituzioni. Per rispondere a tutte queste legittime esigenze ho deciso d’istituire un’unità di crisi aziendale che abbia un indirizzo politico, che si affiancherà all’unità tecnica del MISE. La mia priorità è dare risposte veloci e concrete. Io non potrò incontrarvi tutti, ma una cosa è certa: nessuno sarà lasciato solo”.
“E’ urgente convocare i vertici delle organizzazioni cooperative, dobbiamo accelerare subito su una legge che ne limiti l’uso improprio. Stiamo parlando di quelle realtà che divorano il mercato e usano meccanismi di sfruttamento; esiste una categoria di lavoratori fantasma che sono costretti ad accettare la logica del bando al massimo ribasso. Il tema del lavoro e delle crisi aziendali sono le vere emergenze nazionali”.
“Parliamo anche delle assurdità legate ai pagamenti della pubblica amministrazione che blocca i privati, o peggio li tiene in una situazione di stallo per anni. Esasperando anche i lavoratori in un circolo vizioso che può diventare drammatico. Attraverso la Cassa Depositi e Prestiti – aggiunge il ministro – vogliamo sbloccare i fondi con un sistema di garanzia per assicurare i pagamenti e risolvere la situazione, il nuovo management che presto nomineremo avrà anche questa mission. Un altro strumento sarà la previsione di un aumento degli investimenti in infrastrutture creando una banca per gli investimenti, che avrà il compito di concedere finanziamenti e gestire le realtà che hanno difficoltà nell’avanzamento dei lavori”.
“Daremo tutte le risposte che i cittadini stanno aspettando da anni anche sul tema delle delocalizzazioni selvagge” assicura ancora Di Maio. “Il primo esempio che si è presentato al tavolo è quello della bresciana Invatec – rilevata nel 2010 dalla multinazionale americana Medtronic -, una delle aziende simbolo del Nord che subisce questa logica del profitto fine a se stessa, calpestando i diritti dei cittadini. Medtronic ha ricevuto abbondanti sovvenzioni dallo Stato e ora vorrebbe traslocare lasciando a casa più di 300 persone. Questo Governo – assicura il ministro in conclusione – non si farà ricattare dai colossi multimiliardari e starà dalla parte dei lavoratori, così come delle aziende che operano nella legalità e creano ricchezza e lavoro: se hai preso soldi pubblici per la tua attività, non puoi delocalizzare gettando nella disperazione i cittadini”.