Landini (Fiom) incontra Camusso (Cgil), ‘coalizione sociale’ non è un partito (VIDEO)

Continua il dibattito all’interno di quell’area politica che sta alla sinistra del Pd renziano. Nei giorni scorsi Maurizio Landini, leader Fiom, ha proposto una “coalizione sociale” che possa dare voce ai lavoratori, agli italiani più indigenti, a chi non si riconosce in un Partito Democratico ormai “troppo poco di sinistra”. Landini nelle scorse ore ha incontrato Susanna Camusso, leader Cgil, e dopo l’incontro ha spiegato: "La coalizione sociale non è una formazione politica né si sostituisce a un partito politico. Non ho interessi personali. Non sono un ragazzo molto ambizioso".

LA LETTERA DELLA FIOM ALLA CGIL Landini ha consegnato una lettera a Camusso, nella quale si legge, tra le altre cose: “Pensiamo che sarebbe utile che la Cgil insieme alla Fiom si batta per costruire una coalizione sociale a partire dall’interesse e dalla disponibilita’ espressa da tutti i partecipanti alla discussione che si e’ svolta sabato scorso". La coalizione sociale proposta dalla Fiom "non si configura in alternativa a un processo di unita’ con Cisl e Uil (in ogni caso non certo facile, date le profonde divergenze in essere) ne’ tanto meno in contrasto alle forze politiche esistenti. Anche perche’ – osserva la segreteria dei metalmeccanici – la proposta non prevede la presenza delle forze politiche ma non intende escludere nessuno". La scelta della Fiom "e’ avvenuta dopo mesi di discussione e si e’ conclusa con il voto dell’assemblea nazionale a Cervia a cui ha partecipato ed e’ intervenuta la segreteria nazionale Cgil, senza tra l’altro sollevare alcuna obiezione di merito ne’ di metodo. L’assemblea nazionale di Cervia – conclude la Fiom – ha deciso di proseguire la mobilitazione che ha portato allo sciopero generale della Cgil e della Uil dello scorso 12 dicembre per contrastare e cambiare i provvedimenti del governo, per avviare una nuova fase di politiche industriali, sociali e per l’occupazione e per riconquistare un vero contratto nazionale, proclamando per il 28 marzo a Roma una manifestazione nazionale in Piazza del Popolo".

CAMUSSO, LANDINI ESCA DA AMBIGUITA’ "Pensiamo che bisogna cancellare qualsiasi ambiguità". La leader della Cgil Susanna Camusso replica cosi’ al segretario della Fiom e al suo progetto di coalizione sociale che "non puo’ stravolgere la natura della Cgil". Camusso chiede a Landini di chiarire che la manifestazione del 28 marzo della Fiom sia di natura "sindacale e non politica" e su questo chiede una piattaforma comune con la Cgil. "Vedremo se ci sara’ una risposta, allo stato non l’abbiamo", dice arrivando ad una tavola rotonda di Confesercenti dopo aver incontrato Landini nella sede della Cgil. La sindacalista ribadisce che il sindacato ha una sua "autonomia che non puo’ essere confusa con la costruzione di un movimento politico che non e’ coerente al bisogno di sindacato che c’e’ nel Paese".

Secondo Camusso dunque, "bisogna chiudere la discussione in modo trasparente, dobbiamo lavorare sulla contrattazione, abbiamo tanto da fare senza inventarci dell’altro" e ha ribadito di aver fatto "una proposta precisa: si dicano insieme le ragioni e la piattaforma sindacale della manifestazione del 28 e si dica insieme – ha precisato in seguito, – che non si è soggetti promotori di nessuna forma di movimento perché ci concentriamo sulla unificazione del mondo del lavoro".