L’idea di dare vita a un progetto basato sul culto della cannabis è stata di Bill Levin, 59 anni, esperto in marketing e appassionato consumatore di marijuana, che è riuscito a fondare una vera e propria Chiesa della cannabis in uno degli Stati federati americani in cui è ancora illegale il consumo e lo spaccio della sostanza, l’Indiana.
Per la sua Chiesa, Levin è riuscito ad ottenere lo status di organizzazione di beneficenza da parte dell’IRS (Internal Revenue Service), l’istituto che negli Stati Uniti si occupa delle entrate nelle casse statali di tasse e imposte, e ha già ottenuto donazioni per 15.000 dollari che i generosi benefattori potranno detrarre dalla dichiarazione dei redditi.
Nell’ultima intervista riportata dall’Independent, Levin ha assicurato che all’interno della sua organizzazione non si venderà né si comprerà cannabis, ma se ne incoraggerà il consumo in quanto "fonte di salute e amore, che ci avvicina a noi stessi e agli altri, che cura depressione e malattie", così come cita il dodicesimo comandamento che i fedeli alla Chiesa della Cannabis sono tenuti ad osservare.
Oltre a questo, Levin ha messo a punto altre undici regole da rispettare, come ad esempio quella di svegliarsi ogni mattina con il sorriso, di trattare il proprio corpo come un tempio, di aiutare gli altri non per un tornaconto ma perché è un dovere umano, di stare a contatto con la natura, di ridere spesso e di trattare il prossimo con amore. Principi senza dubbio condivisibili e irreprensibili, se non fosse che in tutto questo vi è l’incoraggiamento all’utilizzo di marijuana, come supplemento benefico per il corpo e la mente.
Sono effettivamente ben note oggi le proprietà curative della sostanza e l’impiego dei semi di canapa per la produzione di numerosi farmaci è stato incoraggiato anche da numerosi studi scientifici.
Levin, inoltre, ha potuto realizzare il suo ambizioso progetto grazie alla Religious Freedom Restoration Act, una legge che tutela la libertà di pensiero limitando i poteri delle pubbliche autorità, approvata di recente nello Stato di Indiana e che nell’ultimo periodo è stato motivo di accesi dibattiti e proteste tra la popolazione.
Nel frattempo, il prossimo 1 luglio è stata programmata la prima "messa" all’interno della Chiesa della Cannabis curata dal Ministro dell’Amore – come egli stesso si definisce – Bill Levin, alla quale parteciperanno diversi cultori della cannabis, tanto che per la grande affluenza sono stati previsti alloggi in tende appositamente allestite per l’evento. E’ inoltre stata avviata una massiccia campagna di raccolta fondi per riuscire ad assegnare ai numerosi "fedeli" altri luoghi ed edifici adibiti alla pratica del culto della marijuana.