Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, intervistato dalla Stampa, parla della situazione politica italiana. Secondo uno dei cantautori italiani più apprezzati nel nostro Paese e oltre confine, “se avessimo avuto la forza di mettere un uomo di 38 anni, avrebbe potuto trasformare lo scenario”, perché Matteo Renzi “una visione di cambiamento ce l’ha”.
Per il pioniere del rap in Italia, gli elettori del Pd hanno bocciato la visione di cambiamento del sindaco di Firenze “perché ne hanno avuto paura. Paura di una sinistra a vocazione maggioritaria che sappia mettersi in casa anche gente che non e’ della sua tribù. Gente che porta scarpe che non ti piacciono, che ascolta musica che tu non hai ascoltato mai”.
Beppe Grillo? “Sono un fan dell’uomo di spettacolo, ma quando ascolti un comizio di Grillo non ti viene mai voglia di rimetterti in gioco, di cambiare la tua vita”.
E Silvio Berlusconi? “Umanamente simpatico, ma lo combatto perchè in tutti questi anni non ha fato nulla per l’Italia”. Se il Cavaliere chiedesse la grazia e gliela concedessero, “non mi scandalizzerei, perchè per me è un avversario politico, non antropologico. Ma adesso serve Renzi. Serve cambiare il simbolo. Il racconto del nostro Paese langue. Bisogna inserire personaggi nuovi per renderlo affascinante. Dopo Berlusconi e Grillo c’e’ bisogno di energia nuova”. Jovanotti è convinto che “cCe la possiamo fare, se diventiamo meno conservatori, se ci reinventiamo”.
C’è anche spazio per una battuta su Papa Francesco: “Come fa a non piacermi uno che dice ‘ci vuole gioia e coraggio’. Mi copia…”.
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