La prima medaglia del nuoto a Londra non viene dalla piscina ma dal fondo, ed e’ bronzo storico per una disciplina che ai Giochi non aveva mai preso nulla. A Pechino Valerio Cleri sfioro’ il podio; Martina Grimaldi, dopo il decimo posto di quattro anni fa, centra la gara e sale sul terzo gradino dei medagliati.
L’impresa della 23enne poliziotta rimarra’ nell’albo d’oro del nuoto azzurro. Dopo le delusioni della piscina finalmente sorride anche il nuoto. Lontano dall’Aquatics Centre, in pieno centro di Londra, al Serpentine, il laghetto al centro di Hyde Park. Migliaia di inglesi, in una giornata di sole e caldo, erano accorsi per applaudire la loro beniamina Keri-Anne Payne.
La coreografia era gia’ pronta, con il traguardo posto davanti al Memorial eretto in onore della Principessa Diana. Ma la Payne, argento a Pechino e bicampionessa del mondo, ha clamorosamente deluso. E con lei ha pianto tutta l’Inghilterra.
A sorridere invece e’ l’ungherese Eva Risztov. Sapeva di non avere lo sprint finale nelle braccia e ha impostato una di grande regolarita’. Nel finale le e’ bastato accelerare all’ultimo giro e non l’hanno piu’ ripresa. Chi invece lo spunto finale ce l’ha nel sangue e’ la statunitense Haley Anderson, che negli ultimi 200 metri ha cercato la rimonta, e quasi ci e’ riuscita, toccando con appena quattro decimi di ritardo dalla Risztov. Altri pochi metri e forse sarebbe stata oro. La Grimaldi, che non e’ una velocista, non ha retto nel finale ed e’ finita terza a tre secondi e sei dall’ungherese. Comunque davanti alla Payne, la vera sconfitta di questa 10 km. L’azzurra, campionessa d’Europa e mondiale due anni fa, ha nuotato in maniera regolare, come un vero ‘diesel’ del fondo.
E’ partita benissimo facendo la gara sulla Payne, l’avversaria che temeva di piu’, ma anche quella che conosceva meglio. Al primo giro di boa era gia’ dietro e ha concluso il primo dei sei giri del percorso ottava. Davanti a tutto subito la Risztov. Poi ha allungato l’australiana Melissa Gorman, nel gruppo delle prime anche la tedesca Angela Maurer, la veterana delle gara con le sue 37 primavere. Al secondo giro si e’ fatta vedere la Anderson, la Grimaldi e’ risalita al quarto posto e al giro dopo al secondo, con la Risztov, che per riposarsi ha fatto anche qualche bracciata a dorso, di nuovo in testa. Stesso copione anche al quarto giro, mentre fioccavano le ammonizioni e i primo ritiri (la sudafricana Roux e la giapponese Okimoto). All’ultimo giro a giocarsi le medaglie sono rimaste in cinque: la Risztov, la Grimaldi, la Anderson, la Maurer e la Payne. Per non arrivare in volata l’ungherese ha alzato subito il ritmo all’ultimo giro staccando le altre.
Negli ultimi 200 metri la Anderson ha provato la rimonta da dietro, ha superato la Grimaldi, ma la Risztov ha stretto i denti. L’oro era il suo, ma a sorridere in fondo c’era anche un po’ di nuoto italiano. E domani Cleri potrebbe regalare un’altra emozione.
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