Elio Carozza, segretario generale del Cgie, in una lettera inviata ieri sera a Consiglieri e presidenti dei Comites, appena saputo del rinvio deciso dal Consiglio dei Ministri del 25 maggio scorso, assicura: il Comitato di Presidenza del Cgie farà di tutto per impedire la conversione del decreto che rinvia al 2014 le elezioni di Comites e Cgie.
"Care e cari Consiglieri del CGIE e care e cari Presidenti e Consiglieri dei Comites, non vi nascondo la mia più forte sorpresa e stupore rispetto al provvedimento che il Consiglio dei Ministri ha adottato questo 25 Maggio, che rinvia ancora per due anni le elezioni dei Comites e del Cgie", scrive Carozza.
"Non credo che ci siano parole adeguate per esprimere la più grande indignazione e irritazione per la totale non considerazione che il Ministro degli Esteri ha nei confronti degli italiani all’estero e le loro rappresentanze democratiche", aggiunge Carozza, secondo cui "il Ministro degli Esteri ha agito quasi in clandestinità giustificandosi con argomenti a dir poco non corrispondenti alla verità, falsi e tendenziosi".
"Questa mattina (ieri – ndr) – riferisce Carozza – ho avuto un colloquio telefonico con il Ministro Cornado, capo di gabinetto, al quale ho chiesto ancora una volta di poter incontrare il Ministro anche in previsione del prossimo Comitato di Presidenza, convocato per il 5/6 giugno. Egli con molta cortesia mi ha rassicurato che avrebbe riferito al Ministro, ma ha omesso di informarmi della decisione del Consiglio dei Ministri, anche se l’argomento elezioni é stato al centro della nostra conversazione telefonica. Considero tutto questo comportamento non corretto, ingiusto e irrispettoso verso i milioni di italiani che vivono all’estero, verso le loro Istituzioni democratiche rappresentative".
"Voglio solo sottolineare – scrive ancora Carozza – come la Francia ha, solo 15 giorni fa, organizzato, per ben due turni, per i propri cittadini che vivono nel Mondo,(2.5 milioni) le elezioni Presidenziali organizzando, nel Mondo, centinaia di seggi elettorali e la possibilità anche di voto elettronico. Si appresta a ripetere ancora per due turni la stessa operazione per le elezioni legislative. Un Paese, la Francia, che rispetta i diritti dei propri cittadini, ovunque essi vivono cosi come le proprie leggi".
"Il Comitato di Presidenza che si riunirà la settimana prossima – assicura, concludendo Carozza – prenderà ogni utile e idonea iniziativa al fine di impedire la conversione il legge del citato decreto".
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