Il deputato Alessio Tacconi, eletto con il Movimento 5 Stelle e poi passato al gruppo Misto, ha presentato oggi una risoluzione in commissione che impegna il Governo a prevedere, a carico del bilancio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’anno 2015, i fondi necessari per l’indizione di nuove elezioni per il rinnovo dei Comites, in quelle circoscrizioni in cui non sarà possibile tenerle alla data stabilita del 19 dicembre 2014.
“La necessità di tenere le elezioni entro il 2014 per l’asserita impossibilità di trasferire i fondi allo scopo accantonati all’esercizio finanziario 2015 – afferma l’On. Tacconi – non ha con-cesso un ragionevole lasso di tempo non solo per una informazione capillare agli aventi diritto, ma anche per tutti gli adempimenti tecnici e burocratici per la predisposizione delle liste dei candidati e per la relativa sottoscrizione di fronte ai funzionari consolari. Conseguenza di ciò in molte circoscrizioni consolari non è stata presentata nessuna lista e si è quindi dovuto procedere all’annullamento delle elezioni già indette”.
“Siamo di fronte ad un vero e proprio vulnus della democrazia – aggiunge Tacconi – perché in tal modo molti cittadini sono stati deprivati del loro diritto di voto e l’unico modo sensato per porvi rimedio è indire elezioni suppletive in tali circoscrizioni”.
Secondo la proposta di Tacconi tali elezioni suppletive si dovrebbero svolgere non prima di 6 mesi e non più tardi di 12 mesi successivi all’approvazione della Legge di Bilancio e i comitati così eletti rimarrebbero in carica fino alla normale scadenza di quelli regolarmente eletti nella tornata del 19 dicembre 2014, mentre fino alle elezioni suppletive rimarrebbero ancora in carica, in via eccezionale, i vecchi Comitati.
La risoluzione è stata sottoscritta anche dai Deputati Laura Garavini, Gianni Farina, Marco Fedi, Francesca La Marca, Fabio Porta e Fucsia Nissoli.
Di seguito il testo della Risoluzione.
LA III COMMISSIONE – AFFARI ESTERI
Premesso che
Con l’articolo 10 del Decreto legge 109, convertito con modificazioni dalla legge 1° ottobre 2014, n. 141 sono state autorizzate le elezioni per il rinnovo dei Comites, dopo che erano state ripetutamente rinviate in attesa di una riforma complessiva dei nostri organi di rappresentanza all’estero, ma anche, più prosaicamente, per la difficoltà di reperire i fondi necessari.
L’articolo 10 delle legge 141/2014 introduce nuove disposizioni per il rinnovo dei suddetti comitati con l’ammissione al voto dei soli elettori che ne facciano preventiva richiesta iscrivendosi ad appositi registri elettorali presso i Consolati di riferimento;
La necessità di tenere le elezioni entro il 2014 per l’asserita impossibilità di trasferire i fondi allo scopo accantonati all’esercizio finanziario 2015 non ha concesso un ragionevole lasso di tempo non solo per una informazione capillare agli aventi diritto, ma anche per tutti gli adempimenti tecnici e burocratici per la predisposizione delle liste dei candidati e per la relativa sottoscrizione di fronte ai funzionari consolari;
In poco più di due settimane (il termine per la presentazione delle liste scadeva infatti il 19 ottobre), nonostante la fattiva collaborazione della maggior parte delle sedi all’estero che con encomiabile senso di responsabilità hanno messo a disposizione il personale dipendente anche al di fuori dei normali orari di servizio, in molte circoscrizioni non è stato possibile presentare nemmeno una lista;
I tempi ristrettissimi infatti, coniugati con la normativa che vuole la sottoscrizione da parte di almeno 100 cittadini nelle circoscrizioni con meno di 50.000 iscritti all’AIRE e di almeno 200 cittadini nelle circoscrizioni con più di 50.000 iscritti, hanno vanificato gli sforzi di numerosi cittadini che avrebbero voluto partecipare alla competizione elettorale;
Quale conseguenza di quanto sopra sono state forzatamente annullate le elezioni in quelle circoscrizioni dove non è stato possibile presentare alcuna lista, tra cui Bucarest, Edimburgo, Detroit, Chicago, San Francisco, Praga, Bangkok, Oslo, Vienna, Atene, Stoccolma, Lisbona, Barcellona, Nizza, Dublino, Perth, San José di Costarica, solo per citarne al alcune.
La circostanza rappresenta un grave vulnus della democrazia in quanto, per complicazioni non dipendenti dalla volontà dei cittadini, molti sono stati privati del loro diritto di voto attivo e passivo;
Ritenuto doveroso porre rimedio alla situazione venutasi a creare in modo da ripristinare il diritto ad una cittadinanza attiva dei nostri connazionali all’estero;
Ricordato che sono state presentate in Parlamento delle proposte di legge di riforma degli organi di rappresentanza all’estero,
IMPEGNA IL GOVERNO
A prevedere a carico del bilancio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’anno 2015 i fondi necessari per l’indizione di nuove elezioni per il rinnovo dei Comites, da tenere non prima di sei mesi e non oltre i dodici mesi dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, in quelle circoscrizioni in cui, per i motivi in premessa, non è stato possibile tenerle alla data stabilita del 19 dicembre 2014, stabilendo che, in via eccezionale e transitoria, venga prorogata in tali circoscrizioni la vigenza in carica dei vecchi Comitati e che quelli eletti nel corso del 2015 restino in carica fino al 19 dicembre 2019 in concomitanza della scadenza del mandato dei Comitati regolarmente eletti il 19 dicembre 2014. La Commissione impegna altresì il Governo ad avviare immediatamente l’iter di riforma degli organi di rappresentanza all’estero, nominatamente dei Comites e del CGIE.
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