“L’Ambasciatore d’Italia in Messico, Alessandro Busacca, e il Presidente della Camera di Commercio Italiana in questo Paese, Alberico Peyron, hanno consegnato a 14 ristoranti di diverse regioni messicane il certificato “Ospitalità italiana”, che contraddistingue l’autentica cucina del Belpaese dalle imitazioni e definisce gli standard qualitativi tipici di una delle gastronomie più diffuse nel mondo. Altri 20 ristoranti hanno potuto rinnovare il certificato ottenuto in precedenza”. A riportare la notizia è “Punto d’Incontro”, giornale online diretto a Città del Messico da Massimo Barzizza.
“L’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, un’agenzia di Unioncamere) ha individuato 10 criteri le cui caratteristiche devono essere soddisfatte per ottenere il certificato. Si prendono in considerazione fattori come la lingua, l’atmosfera, il menu, il rispetto per la tradizione, gli ingredienti tipici e il vino, tra gli altri.
Intervistato da Puntodincontro circa la metodologia utilizzata dalla Camera di Commercio, il suo Direttore Generale, Giancarlo Quacquarelli, ha spiegato: “abbiamo impiegato, oltre a centinaia di visite in loco, tutti i mezzi informatici a nostra disposizione: il gruppo della CCIM che ha lavorato su questo progetto —formato da Fiorenza Mencarelli, Chiara Calda, Marco Falluca e Verenice González— ha realizzato interviste in streaming per la verifica della presenza di gente che parla italiano e l’invio di centinaia di foto in tempo reale su prodotti, cv —con verifiche telefoniche— degli chef, controllo dei menu in italiano corretto e di ognuno dei requisiti previsti”.
Nel caso della Certificazione 2015, questi requisiti sono stati soddisfatti da 7 ristoranti di Città del Messico e da altri situati a Playa del Carmen, Cancún, Isla Mujeres, Querétaro e Durango, “un’ottima rappresentanza, anche se ovviamente non completa, delle dimensioni del Messico”, ha commentato l’Ambasciatore Busacca.
I ristoranti certificati quest’anno sono: Casa d’Italia (Quartiere Condesa, Città del Messico), Casa d’Italia (Desierto de los Leones, Città del Messico), Cenacolo (Plaza Kukulcan, Cancún), Cenacolo (Plaza Península, Cancún), Cenacolo (Playa del Carmen), Mare by Cenacolo (Cancún), Dolce Amore (Tlalpan, Città del Messico), Duomo (Querétaro), Ferriolo (Durango), La Enotk (Quartiere Polanco, Città del Messico), Mamma Rosa (Isla Mujeres), Porto Vecchio (Quartiere Polanco, Città del Messico), Prosecco tavola rustica (Quartiere Polanco, Città del Messico), Vecchio Forno (Quartiere Roma, Città del Messico).
I ristoranti che hanno potuto mantenere la loro certificazione sono: Cavallino (Reforma, Città del Messico), La lanterna (Reforma, Città del Messico), Bellaria (Quartere Polanco, Città del Messico), Alfredo di Roma (Quartiere Polanco, Città del Messico), D’Amico (Quartiere Polanco, Città del Messico), L’osteria del Becco (Quartiere Polanco, Città del Messico), Cantinetta del Becco (Santa Fe, Città del Messico), D’Amico Bosques (Bosques de las Lomas, Città del Messico), Bellaria Santa Fe (Santa Fe, Città del Messico), Ristorante Romina (Quartiere Polanco, Città del Messico), Verdesalvia (Cuernavaca), Becco al Mare (Acapulco), La loggia (Quartiere Polanco, Città del Messico), Quattro (Santa Fe, Città del Messico), Fiesole (Quartiere San Ángel, Città del Messico), Cafè Torino (Santa Fe, Città del Messico), Nonna (Quartiere Polanco, Città del Messico), Acquedotto 68 (Querétaro), Toscalia (Puebla), La Terrazza (León).
L’ISNART non ha approvato la richiesta di altri 18 ristoranti che, secondo i suoi criteri, non riuniscono le caratteristiche indispensabili per ottenere la targa “Ospitalità italiana”.
Alla cerimonia di consegna dei certificati, che ha avuto luogo presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia, hanno partecipato diversi rappresentanti della comunità italiana, tra cui Gianluca Brocca, presidente del Comites, e Andrea Perugini, Addetto commerciale dell’Ambasciata d’Italia”.
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