Cesare Tavella, il cooperante ucciso in Bangladesh, risulta nato nel 1964 a Milano e residente a Casola Valsenia, paese dell’Appennino Ravennate al confine con la Toscana. Secondo le verifiche dei Carabinieri di Ravenna, Tavella, veterinario, dopo essersi trasferito da Milano e prima di andare a vivere a Casola aveva abitato a Bagnacavallo, nella pianura Ravennate, dove vivono ancora i suoi familiari.
La Farnesina conferma la morte del nostro connazionale a Dacca. L’ambasciata italiana ha informato i familiari e segue il caso in stretto contatto con le autorità locali e gli inquirenti.
Tavella era un operatore umanitario della Icco Cooperation. L’uomo – secondo la polizia locale – è morto in ospedale, dopo essere stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco nell’area di Gulsham.
Il portavoce della polizia di Dacca, Muntasirul Islam, informa: “Le prime indagini mostrano che si tratta di un attacco premeditato. La vittima non aveva con sé soldi ed era arrivata in Bangladesh da poco". Tavella, 50 anni, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco nel tardo pomeriggio da due aggressori mentre faceva jogging nel quartiere diplomatico di Gulshan.
Dopo l’omicidio del cooperante italiano a Dacca, l’ambasciata degli Stati Uniti in Bangladesh ha diffuso, anche su Twitter, un’allerta invitando i propri cittadini a limitare i propri movimenti avvisando della possibilità di nuovi attacchi contro stranieri. In particolare, il dipartimento di Stato americano parla della possibilità che vengano "attaccati obiettivi australiani in Bangladesh". "Questi attacchi, se dovessero avvenire, potrebbero coinvolgere altri stranieri, compresi cittadini americani", si legge ancora nel ‘warning’. L’ambasciata americana a Dacca ha quindi esortato anche il proprio personale a limitare i propri movimenti e quelli dei propri americani, e ha stabilito per oggi la chiusura dell’American International School.
L’ambasciatore dell’Unione europea in Bangladesh, Pierre Mataudon, ha condannato l’assassinio del cooperante italiano Cesare Tavella definendolo un "crimine terroristico" e chiedendo alle autorita’ bengalesi di "svolgere efficaci indagini su questa aggressione selvaggia che portino i suoi autori davanti alla giustizia". Mayaudon si e’ quindi detto "costernato" per "l’assassinio selvaggio" rivendicato dall’Isis ed ha presentato, a nome di tutta la delegazione, le piu’ sentite condoglianze ai famigliari di Tavella.
Discussione su questo articolo