Inizia la nuova era Microsoft, cambia il logo in attesa di Windows 8

Svolta Microsoft: in attesa del lancio di Windows 8 e di Windows Phone, Redmond si rifa’ il look. E cambia il logo: piu’ snello e leggero, il nuovo ‘marchio’ Microsoft manda in pensione il vecchio simbolo che ha caratterizzato la societa’ negli ultimi 25 anni. Una ‘rivoluzione’ che lascia intravedere i grandi cambiamenti all’interno del colosso hi-tech, che punta su Surface per recuperare il terreno perso nel mercato dei tablet.

‘E’ il momento perfetto per un cambio’ afferma Microsoft sul proprio blog. ‘Questo e’ un anno incredibile per Microsoft, che si prepara a lanciare nuove versioni di quasi tutti i suoi prodotti, da Windows 8 a Windows Phone 8, da Xbox alla prossima versione di Office. Questa ondata non e’ solo un rivedere i nostri prodotti piu’ popolari, ma rappresenta anche una nuova era per Microsoft e il nostro logo deve evolversi per accentuare visivamente questo nuovo inizio’.

Per il ‘logotype’ Microsoft continua a usare il cosiddetto carattere Segoe, a cui gia’ fa ricorso per i suoi prodotti e il materiale di marketing. Il simbolo che accompagna la scritta Microsoft si presenta invece agile e stilizzato: quattro quadratini di quattro colori diversi (rosso, verde, blu e giallo) per ‘esprimere il portafoglio prodotti della societa”. Il nuovo logo e’ gia’ sul sito Microsoft e sara’ gradualmente introdotto sui prodotti.

Windows 8 dovrebbe essere lanciato il prossimo 26 ottobre.

Surface e’ atteso nello stesso periodo e, secondo indiscrezioni, il suo prezzo sara’ di 199 dollari, ovvero in grado di entrare in diretta concorrenza col Kindle Fire di Amazon e col Nexus 7 di Google. Secondo alcuni osservatori, il prezzo pero’ sarebbe troppo basso e sostenibile solo nel caso in cui Microsoft sia disposta a perdere su ogni dispositivo.

Microsoft si augura che i nuovi prodotti aiutino i conti della societa’, che ha chiuso in rosso, il primo dall’Ipo, il quarto trimestre dell’anno fiscale a causa della svalutazione delle attivita’ on line e la decisione di differire i ricavi legati all’offerta di upgrade di Windows 8.