Una turista giapponese in India ha sporto denuncia per stupro, lamentando violenze sessuali da parte di una guida turistica nel Nord del Paese. Lo ha riferito la polizia, a cui la donna si è rivolta. "Abbiamo ricevuto una denuncia ieri da parte di una turista giapponese per presunto stupro, subito da un uomo della regione" del Jaipur, ha detto l’ispettore generale Dharam Chand Jain all’agenzia France Presse.
La notizia rilancia il problema dei frequentissimi casi di stupro in India, che nell’ultimo anno e mezzo hanno scatenato polemiche e proteste per alcuni casi di particolare violenza. In particolare ha suscitato sdegno la vicenda della studentessa violentata e uccisa su un bus a Nuova Delhi. Nell’autunno dello scorso anno l’Ufficio nazionale di registrazione dei crimini metteva nero su bianco che nel 2013 ben 92 donne al giorno erano state vittime di violenza.
La giovane donna, vent’anni, ha riferito alla polizia che la guida le aveva proposto un giro in moto per farle conoscere il luogo. "L’accusato ha proposto di lasciarla poi all’hotel la sera, ma in effetti l’ha portata in un luogo isolato, dove l’avrebbe violentata", dopo averle offerto del cibo che potrebbe aver contenuto sostanze stupefacenti, ha raccontato l’ispettore di polizia.
Una raffica di casi di stupro nell’ultimo anno hanno messo in luce la drammatica frequenza delle violenze contro le donne in India. Lo sdegno e l’attenzione a livello internazionale suscitati da alcuni casi particolarmente crudeli – come la morte della studentessa vittima di uno stupro di gruppo a fine 2012 – sembrano aver alzato il livello di reazione locale, in particolare per i casi con maggiore risonanza all’estero. Solo il mese scorso, sei uomini sono stati incriminati a Calcutta per il rapimento e lo stupro di gruppo di un’altra turista giapponese di 22 anni.
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