Sempre più immigrati sbarcano in questi giorni sulle coste italiane. Provengono per la stragrande maggioranza dall’Africa, scappano da fame e guerra. Non di rado, nei “viaggi della speranza” qualcuno di loro perde la vita e muore annegato. Proprio su questo, si è fatto sentire nelle scorse ore il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale del Rifugiato, nel messaggio inviato a Laurens Jolles, Delegato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per il Sud Europa, scrive: “La Conferenza odierna e’ un rinnovato forte richiamo alla rapidita’ con cui la tragedia puo’ abbattersi su migliaia di famiglie e, soprattutto, di bambini, costringendoli ad abbandonare il proprio paese, la propria casa. Un attimo separa la speranza dalla disperazione, la vita dalla morte, il rispetto della dignita’ umana dalla sua negazione. La comunita’ internazionale ha piu’ che mai il dovere di impegnarsi affinche’ i diritti fondamentali della persona umana siano non solo invocati, ma soprattutto tutelati". Per il capo dello Stato “la Conferenza di Ginevra sulla Siria, che auspico possa essere convocata al piu’ presto, dovra’ essere un primo passo anche per porre termine al dramma sempre piu’ grave dei rifugiati nella regione".
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