Grasso, ‘cervelli italiani all’estero? Sia scelta, non necessità’

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno su ‘Scienza, innnovazione e salute’ a palazzo Madama, ha detto: “A me piace l’idea di una generazione con il cervello all’estero e il cuore in Italia, una generazione Erasmus che si senta pienamente cittadina d’Europa, che possa studiare e collaborare con studentesse e studenti di ogni nazione, in un contesto cosmopolita e stimolante”. Detto questo, “credo che sia giusto lavorare affinché possano rientrare – ha sottolineato Grasso – e veder valorizzato il proprio talento, affinché restare all’estero possa essere una scelta e non una necessità, e ritornare in Italia un’ambizione e non un sacrificio".

Per il presidente del Senato “nei momenti di crisi più che mai la politica deve investire nella ricerca". Grasso osserva come "il primo dovere della politica, della buona politica, in particolare in tempi di crisi, e’ quello di coltivare il pensiero strategico: deve saper guardare ai grandi temi del Paese con una visione prospettica, slegata dalla quotidianità, dagli interessi di parte e dai limiti temporali dei mandati elettivi. Contemporaneamente la politica deve imparare a raccogliere le migliori risorse in campo e utilizzarle con il rigore del metodo scientifico, svincolata da pregiudizi e conflitti d’interessi. Una scienza trasparente al servizio di una decisione libera. Questa è la sfida che siamo chiamati ad affrontare".

La ricerca scientifica, continua Grasso, "non e’ un costo ma un valore, un fattore di crescita che punta su conoscenza e intelligenza, coniugando la tradizione culturale e scientifica con la produzione industriale. Un modo etico di investire e di far crescere il Paese".

Infine, la tutela della salute che "e’ un imperativo di civilta’ che non deve conoscere cedimenti perche’ il bene protetto e’ la vita". In questo ambito bisogna lavorare per il "superamento dei criteri baronali e scarsamente trasparenti nell’assegnazione delle risorse alla ricerca medica che, al contrario, dovrebbe essere governata dalle regole accreditate presso la comunita’ scientifica internazionale". Grasso assicura il suo impegno "a far sì che la scienza e l’innovazione possano rappresentare fattori di crescita e di valorizzazione del capitale umano che sono la vera ricchezza di un Paese".