Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico, replica a Silvio Berlusconi, che ha minacciato di non sostenere l’esecutivo appena nato se non dovesse andare in porto l’abolizione dell’Imu sulla prima casa: “Il governo Letta non e’ il governo del Pdl. Il senatore Berlusconi eviti di creare subito problemi”, avverte Fassina, che prosegue: “Sull’Imu, come su ogni altri punto programmatico, non puo’ passare la proposta del Pdl, come non puo’ passare la proposta del Pd. È necessario un compromesso per andare avanti. L’eliminazione dell’Imu sulla prima casa vale circa 4 miliardi di euro all’anno. Quanto l’aumento di un punto percentuale di Iva. Gli effetti distributivi delle due misure sono pero’ molto diversi. Il 40% delle famiglie non paga l’Imu. Sono, in generale, le famiglie in maggiori difficolta’. Non avrebbero alcun beneficio dall’intervento sull’Imu. Ma sarebbero colpite dall’aumento dell’Iva".
Secondo l’esponente Pd “i 4 miliardi di euro all’anno, posto che siano disponibili, utilizziamoli per cancellare l’aumento dell’Iva. Ne beneficia l’equita’ e ne beneficiano i consumi. Oppure, oltre a cancellare l’Imu, possiamo cancellare anche l’aumento dell’Iva perche’ abbiamo trovato 8 miliardi all’anno? Come? Con ulteriori tickets nella sanita’? Con ulteriori tagli alla scuola e l’universita’ pubblica? Con ulteriore de-indicizzazione delle pensioni? E come finanziamo i 7 miliardi di euro che mancano nel 2013 per le misure urgenti lasciate scoperte dal governo Monti: dai cosidetti esodati alla Cassa Integrazione in deroga, all’agevolazione fiscale del 55% per le ristrutturazioni edilizie eco-sostenibili, al rinnovo dei contratti a termine per i lavoratori e le lavoratrici nei servizi pubblici essenziali, ai contratti di servizio di importanti aziende pubbliche, alle missioni internazionali? Facciamo come esordio del governo Letta una manovra da 15 miliardi all’anno? Dobbiamo concordare con la Commissione europea una revisione degli obiettivi di finanza pubblica. Ma non possiamo ignorare i mercati finanziari. La campagna elettorale va chiusa, altrimenti e’ ancora piu’ complicato andare avanti".
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