“Non credevo che la palude burocratica fosse così paludosa. Occorre uno tsunami di riforme per liberare l’Italia dall’anomalia di avere una pubblica amministrazione elefantiaca e poco efficiente. La burocrazia costa miliardi a causa della non semplificazione dell’intero sistema”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che in un’intervista al Messaggero assicura: ”Sul Senato non arretriamo”.
Sui tagli e le riforme, ”la sede del governo dara’ per prima l’esempio che si puo’ essere piu’ sobri, piu’ semplici e piu’ efficienti”, annuncia Delrio. ”Stiamo per presentare un piano di revisione della spesa di Palazzo Chigi, entro pochi giorni renderemo pubblico questo progetto”. Sempre su Palazzo Chigi, ”cercheremo nelle prossime settimane di togliere le transenne”, perche’ ”e’ importante il rapporto di vicinanza anche fisica tra le persone e le istituzioni”.
In merito alla riforma del Senato, ”la proposta del governo restera’ quella del superamento del bicameralismo”, ribadisce Delrio. ”Senato come assemblea autorevole delle autonomie, ma non ad elezione diretta, senza costi e rafforzata dalle proposte di sindaci e Regioni”.
Nella P.A. ”stiamo lavorando per superare le inefficienze e per abbattere i costi della burocrazia. E occorre impegnarsi per tagliare i privilegi di dirigenti e strutture apicali”, afferma Delrio. Quanto alle retribuzioni dei manager, ”quando gli stipendi superano certi livelli, occorre riflettere. La sobrieta’ – osserva – e’ un valore non solo sotto l’aspetto del risparmio ma anche per quanto riguarda la fiducia dei cittadini verso la classe politica e la classe dirigente in generale”.
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