"Ci sono quelli del Pd che hanno dissentito ma hanno votato si’. Numerosi deputati sono stati critici ma poi hanno scelto la via della responsabilita’, richiamati all’ordine dal partito". Cosi’ il parlamentare del Pd Giuseppe Civati, ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24, spiega le ragioni per cui non ha partecipato al voto di fiducia al governo Letta. "Vorrei capire – ha aggiunto Civati – cosa ce ne facciamo di tutte queste cautele, se verranno lasciate da parte come se fossimo dei rompiscatole e basta. Io mi auguravo che nascesse un governo di scopo, limitato nel tempo, con un programma meno ambizioso e sontuoso e piu’ credibile dal punto di vista politico ed elettorale, non con 150 mila obiettivi da raggiungere. Gli italiani vogliono risposte immediate ma poi si augurano di poter scegliere ancora tra centrodestra e centrosinistra. Noi con il Pdl non abbiamo avuto collaborazioni se non nel governo Monti e sappiamo come e’ andata a finire. Mi spaventa una collaborazione quinquennale tra Pd e Pdl".
Civati non risparmia critiche al Pd: "La nascita del governo Letta non e’ avvenuta per caso: il Pd ad un certo punto ha deciso di fare cosi’. Siamo andati tutti da Napolitano, che sapevamo che avrebbe preferito questa soluzione. Non si e’ provato fino in fondo a fare in un altro modo perche’ era evidente che M5S non avrebbe mai accettato Bersani premier e si doveva cercare una figura diversa per fare un governo del cambiamento. Ma nel famoso streaming la mossa non e’ stata fatta".
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