Francois Fillon non smentisce e non conferma. Si e’ chiuso nel silenzio dopo che la settimana scorsa una sua frase di apertura al Fronte nazionale ha provocato uno tsunami nella destra Ump. Oggi, in un’intervista, il presidente Jean-Francois Cope’ ammette che ormai e’ in gioco "il futuro del partito". Fillon il mite, il premier che moderava l’esuberanza di Nicolas Sarkozy, ha sgretolato una certezza, quella che – mai e in nessun caso – gli elettori Ump avrebbero votato per il Fronte nazionale di Marine Le Pen. E’ una specie di dogma in Francia, un accordo non scritto in base al quale nelle sfide elettorali al ballottaggio, quando Ump o Ps vengono eliminati al primo turno e ci si ritrova di fronte all’eventualita’ che vinca il Fronte nazionale, si erige la barriera del "Fronte repubblicano": i voti dell’eliminato al primo turno, convergono sul "moderato" al ballottaggio.
Accadde in modo clamoroso, a livello nazionale, nel 2002 quando Jean-Marie Le Pen prese il 17% al primo turno ed elimino’ a sorpresa il socialista Lionel Jospin e si trovo’ di fronte Jacques Chirac (20%), presidente uscente e padre fondatore del partito neogollista. I voti di tutta la sinistra francese andarono a convergere su Chirac, tanto che al ballottaggio Le Pen prese pochissimi voti in piu’ del primo turno (17,79%) e il vincitore incasso’ un 82,21% che nella Quinta repubblica non si era mai visto prima. Da quel giorno, la forza ideale del Fronte repubblicano e’ rimasta valida soltanto nella gauche, affievolendosi invece a destra con l’accettazione del "ni-ni": l’elettore Ump puo’ essere invitato ad astenersi o non votare. Fillon ha inferto una nuova picconata, forse l’ultima e decisiva, a questo argine immaginario che ha tenuto lontano il Front National dal potere: "nel caso di sfida Ps-Fn – ha detto – direi di votare il candidato meno fazioso". In un’Ump che ancora deve scegliere il suo capo per l’operazione "riconquista" dell’Eliseo nel 2017, che vede i sondaggi premiare la Le Pen (oltre il 16%), mentre nasce l’alleanza di centro UDI-MoDem, la frase di Fillon ha avuto l’effetto di un terremoto.
"Non so cosa possa averlo spinto a pronunciare una frase del genere – lo ha rimproverato l’altro cofondatore del partito, Alain Juppe’ – un uomo politico della sua esperienza doveva sapere che avrebbe fatto cadere il partito in una trappola". Cope’ parla oggi di futuro del partito in gioco ma molti lo sospettano di voler drammatizzare la situazione per eliminare Fillon dalla corsa alla leadership e, successivamente, alla presidenza. L’unica a trarre vantaggio dall’autogol di Fillon e’ la Le Pen: "e’ chiaro che gli esponenti e gli elettori dell’Ump che aspettavano una presa di posizione del partito si sentano adesso autorizzati a discutere con noi. Il Fronte repubblicano e’ morto".
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