"Autocritica? Ma quale autocritica? Si fosse fatto come avevo detto io, candidando a sindaco Franco Frattini, oggi a Bolzano staremmo raccontando un’altra storia. Adesso servono le dimissioni di questi dirigenti senza vergogna, che mi hanno escluso da tutte le scelte…". Così la deputata forzista altoatesina Michaela Biancofiore, in una intervista al Corriere della Sera, attacca il coordinatore azzurro del Trentino-Alto Adige, Enrico Lillo, all’indomani della sconfitta di Forza Italia alle elezioni.
"Ha preso 202 voti come consigliere comunale a Bolzano – sottolinea l’amazzone azzurra -. Neanche i familiari l’hanno votato. Neanche i commilitoni, visto che è maresciallo dell’Esercito". E del 4% di Forza Italia dice: "Colpa di una classe dirigente senza testa. Avessero dato retta a me… E invece, al contrario, neanche alla conferenza stampa di presentazione della lista m’hanno invitata. Eppure è grazie a me che Lillo fa il coordinatore. Io ho portato il suo curriculum a Berlusconi", "avevo proposto come coordinatore un ragazzino del ’94, Alessandro Bertoldi. L’hanno fatto fuori andando da Berlusconi a dirgli che quel poveretto aveva parlato male della Merkel. Come se nessuno avesse parlato male della Merkel, tra i nostri", "siamo finiti vittime di alleati e alleatini. Ma, se Berlusconi vuole, può riprendersi tutto. Deve proporre un new deal", "riprendiamoci i nostri elettori. Berlusconi può farcela. Anzi, ce la farà".
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