Tra messaggi radio proibiti, un grande divario tra le gomme soft e supersoft che Pirelli ha portato per la scenografica tappa di Singapore da disputare in notturna ma con caldo ed umidita’ che la fanno somigliare alla Malesia di giorno, si e’ consumato il venerdi’ di prove libere sul circuito cittadino di Marina Bay. Una giornata che ha messo in scena la nuova puntata del duello tutto Mercedes tra Rosberg ed Hamilton.
Il britannico, a fine giornata, e’ il pu’ veloce con 1’47"490, mentre il tedesco e’ solo tredicesimo con 1’49"075. Un secondo e mezzo di differenza che non e’ frutto di problemi in cui e’ incorso il leader del mondiale, ma solo nel giocare a nascondino dei due. Il campione del mondo 2008 ha usato le supersoft per fare segnare il miglior tempo di giornata, mentre il suo compagno di team, ha continuato ad usare le soft per tutto il pomeriggio. Anzi, nella ricerca del giro perfetto, l’ha diviso nei tre stint, realizzando in giri diversi la migliore prestazione, come a nascondere la vera condizione.
Senza poter avere il raffronto con il compagno-rivale dalla voce via radio, Hamilton ha preferito schiacciare sul pedale e dare il massimo (?), o almeno quello che il team tedesco ha voluto mostrare agli avversari. Come da copione al venerdi’ la Ferrari sembra in grande forma. Alonso, il piu’ veloce al mattino (1’49"056) con le soft, si ferma a 133 millesimi da Hamilton con le supermorbide al pomeriggio, mentre il suo compagno di team Kimi Raikkonen e’ quarto a mezzo secondo abbondante. Buone notizie? Forse. Certamente il circuito di Marina Bay non consente alla Mercedes di scatenare tutta la potenza della sua power unit, ma le vetture da battere sono sempre le due W05.
Il passo della F14 T e’ sembrato buono anche in ottica gara, ma ci sara’ da guardarsi le spalle dalle due Red Bull. Daniel Ricciardo e’ terzo a tre decimi esatti da Hamilton, mentre Sebastian Vettel e’ quinto a 10 millesimi dalla prestazione di Raikkonen. Ma a giustificazione del quattro volte campione del mondo, il solito problema all’unita’ motore termico-elettrico che gia’ altre volte l’ha penalizzato e che oggi l’ha costretto per 83 dei 90 minuti della seconda sessione a rimanere nei box, mentre i suoi meccanici lavoravano alacremente per consentirgli almeno un paio di giri con le gomme supersoft per capire il comportamento della sua RB10 con questo genere di coperture.
Seb si e’ lanciato in pista senza nemmeno fare il giro di ricognizione per capire se tutto era a posto, ed alla fine ha visto apparire sul display l’ottimo 1’48"041. Sembrano queste sei vetture quelle che possono giocarsi le posizioni migliori sia in qualifica che in gara. A seguire, infatti, ci sono le due McLaren di Magnussen e Button e le Force India di Perez e Magnussen, tutte spinte dall’unita’ Mercedes e a chiudere la "top ten" la Toro Rosso del russo di Roma Daniil Kvyat. Ma le qualifiche di domani pomeriggio 8ore 15 italiane) ci chiarira’ meglio le idee. Forse l’unica certezza e’ che la pole sara’ di una freccia d’argento, da decidere solo il nome del pilota.