"Non c’e’ un’ottima pizza se non c’e’ un’ottima farina". Lo sottolinea Confagricoltura che martedi’ 1 settembre celebrera’ – a Milano in occasione di Expo – la pizza, il piatto piu’ amato al mondo. E ricordera’ come nasca da prodotti agricoli di primaria importanza, come il frumento tenero da cui si ottiene la farina.
In genere il "panetto" (da cui i pizzaioli, con la loro ‘arte’, ottengono la pizza), e’ costituito da farine di frumento di tipo 00, con l’eventuale aggiunta di farina tipo 0, oltre che da acqua, olio, sale e lievito. Serve – spiega Confagricoltura – una materia prima di ottima qualita’ proveniente aziende cerealicole e molitorie. E contano, ovviamente, le capacita’ dei pizzaioli che sanno destreggiarsi con la lievitazione, il clima e l’ambiente per ottenere un’unica massa compatta che deve presentarsi al tatto non collosa, morbida ed elastica.
Confagricoltura fornisce i dati del settore: a produrre il grano tenero (da cui si ricava la farina made in Italy) sono circa 150 mila aziende cerealicole, localizzate soprattutto in Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto, che investono, per tale coltivazione, 600 mila ettari. La produzione nazionale media di grano tenero e’ di 2.99.000 tonnellate e vale 550 milioni di euro. Per ottenere la farina operano nel nostro Paese 230 molini che hanno un fatturato di 2,5 miliardi di euro; mentre le aziende che operano nel settore dei prodotti da forno sono 1200, con 5 miliardi di fatturato.
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