"Tarantini conosceva le mie tariffe. Chiedevo 3mila euro per una notte e mille per un’ora. C’era, cioe’, un compenso per la serata e in caso di rapporto sessuale un costo aggiuntivo". Lo ha dichiarato in aula Cinzia Caci, parte civile nel processo cosiddetto escort in cui sono imputati per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione Gianpaolo Tarantini e altre 6 persone (suo fratello Claudio, Sabina Beganovic, le attrici Letizia Filippi e Francesca Lana, e gli amici e soci in affari di Tarantini, Pierluigi Faraone e Verdoscia).
"Sono stata pagata mille euro per fare sesso con Tarantini e andare poi a cena con Paolo Berlusconi" ha raccontato la ragazza, spiegando pero’ di essere "stata inizialmente invitata ad una cena ad Arcore con Silvio Berlusconi con il quale mi sarei dovuta intrattenere per la notte, – ha detto – anche se non mi e’ mai stato chiesto esplicitamente. Serata poi sfumata per un imprevisto".
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