Guglielmo Epifani, in un’intervista a L’Unità, punta il dito contro il Popolo della Libertà, colpevole – secondo il segretario nazionale del Pd – di mettere “a rischio la funzione stessa di questo governo”. A tirar troppo la corda, c’è il rischio che si strappi: “C’è un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilità non può andare”. Il blitz della Cassazione che ha voluto anticipare al 30 luglio la sentenza definitiva che riguarda il processo Mediaset ha rimesso tutto in discussione: persino il governo di larghe intese. Per Epifani non si può continuare a giocare a un tira e molla infinito: “O c’è un chiarimento serio, o il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese e non alle vicende giudiziarie di Berlusconi, oppure con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo diciamo che così non si può andare avanti".
Renato Schifani, presidente dei senatori pidiellini, ha fatto sapere che se Silvio fosse condannato il PdL lascerebbe la maggioranza e farebbe cadere il governo Letta. Dunque, altro che “tenere distinte le due sfere", quella parlamentare e quella giudiziaria, il partito di Berlusconi ha già scelto cosa fare.
Epifani, ai cronisti che nei corridoi di Montecitorio gli chiedono cosa potrebbe succedere, risponde: “Andiamo avanti giorno per giorno, ma siamo pronti a tutto. I primi di agosto la situazione penso sarà più chiara”. Ovvero, dopo la sentenza che riguarda il Cavaliere.
CACCIARI, ‘EPIFANI SEGRETARIO DEL NULLA’ – Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, ai microfoni di Radio Città Futura, commentando la sospensione di ieri delle attività parlamentari su proposta del Pdl, e sostenuta dalla maggioranza del Pd, ha dichiarato: "Con tutto l’affetto…è chiaro che Epifani non è segretario di nulla, visto che il Pd è un insieme di correnti ormai assolutamente prive di ogni direzione, anche se ha ragione ad aver dichiarato che ieri è stato superato il limite".
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