Tensione politica alle stelle, dopo che la Cassazione ha deciso di mettere il turbo per quanto riguarda il processo Mediaset per cui Silvio Berlusconi è già stato condannato a quattro anni di galera e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Il Cavaliere nelle scorse ore ha riunito lo stato maggiore del Popolo della Libertà a Palazzo Grazioli: durante l’incontro, fra le altre cose, l’uomo di Arcore ha confermato il rilancio del partito dopo l’estate. A settembre è previsto il ritorno di Forza Italia: il PdL ormai ha fatto il suo tempo. “Chiederò il cambio di nome come richiamo all’ideale del Popolo dei moderati”, ha spiegato Silvio ai suoi, per poi puntare il dito contro quella “parte della maggioranza” che secondo lui “non vuole un governo di pacificazione”. Ma lui non molla: “continuerò a lottare per il bene dell’Italia”.
Mentre c’è chi è pronto a scommettere che in caso di condanna definitiva Berlusconi lascerà l’Italia per cercare rifugio in un paese straniero, il capogruppo PdL al Senato, Renato Schifani, spiega che se davvero il Cavaliere sarà condannato all’interdizione dei pubblici uffici, “sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l’esperienza del governo Letta”. Dunque, cosa accadrà? PdL pronto ad abbandonare la maggioranza e a fare cadere il governo Letta? Tutto è possibile.
PDL E PD PARI (O QUASI) NEI SONDAGGI Silvio Berlusconi durante la riunione a Palazzo Grazioli ha anche tirato fuori l’ultimo sondaggio a sua disposizione, che parla di un PdL al 28,1% e di un Pd che lo insegue da molto vicino, al 28%. Di fatto, PdL e Pd sono alla pari. Tuttavia, la coalizione di centrodestra supererebbe di un paio di punti quella del centrosinistra: 35,9% contro il 33,9%.
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