Anna Maria Bernini, portavoce vicario del Popolo della Libertà, interviene nel dibattito che riguarda le agenzie di rating e la loro funzione, e spiega: ne serve una europea, per trasparenza.
"Per quale motivo – si chiede Bernini – un pugno di analisti dal non meglio identificato background professionale, spesso in palese conflitto di interessi con se stesso causa intrecci di partecipazioni societarie a dir poco imbarazzanti, deve condizionare i destini economici e finanziari di stati sovrani, di istituzioni come l’Europa, quindi di milioni di cittadini, imprese e lavoratori?". Per questo, "ha ragione Angela Merkel – afferma l’esponente PdL – quando mette in discussione, come a suo tempo fece il presidente Obama in occasione del non intercettato fallimento di Lehman bros, la credibilita’ ed il potere di influenza delle agenzie di rating".
A questo punto "l’Europa non puo’ accettare di subire in tempo di crisi immotivate prevaricazioni" ed è giusto che valuti, "sull’esempio della Cina, l’opportunita’ di creare, su ben altri presupposti di trasparenza, terzieta’ e garanzie, una propria agenzia di valutazione".
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