"Nessuno puo’ permettersi di clonare il simbolo di Alleanza Nazionale, neppure in formato bonsai". Gianfranco Fini esce dal letargo politico e attacca Fratelli D’Italia alla vigila del loro congresso nazionale che servira’ a incoronare Giorgia Meloni nel ruolo di presidente del partito e a rilanciare il vecchio simbolo di An.
Il congresso di Fratelli d’Italia si svolgera’ sabato e domenica proprio in quel di Fiuggi, la cittadina laziale dove Fini compi’ lo storico strappo che porto’ al superamento del Movimento Sociale e alla nascita di An. I delegati del partito di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa saranno chiamati a ratificare i risultati delle primarie del 22 e 23 febbraio sulla leadership della Meloni e sul nuovo logo: sara’ un simbolo "matrioska" con al suo interno, uno dentro l’altro, quelli di Fdi, di An e del Msi. Un’operazione che Fini stronca su tutta la linea. Secondo l’ex leader, l’idea del simbolo e’ "furbesca" e i leader di Fratelli d’Italia sono "bambini cresciuti, e viziati, che vogliono imitare i fratelli maggiori" e che ora "rischiano di far piangere di rabbia e non certo di commozione, chi venti anni fa era consapevole di quello che stava accadendo a destra”.
Insiste Fini: "Dico ai fratelli d’Italia di smetterla di scimmiottare la storia. Per sopravvivere e superare il 4% alle europee serve loro qualcosa di assai piu’ convincente che una scampagnata semiclandestina a Fiuggi. La storia di AN, di cui anch’essi fanno parte, non merita di ripetersi in farsa". La bocciatura di Fini irrita La Russa, suo fedelissimo ai tempi di An, ora su posizioni antitetiche. ”Non capisco cosa abbia spinto Fini a lasciare il suo apprezzato silenzio. Credo che se avesse invece perseverato avrebbe fatto molto molto meglio". Replica a stretto giro Fini parafrasando il tormentone in voga nel Pd: "Ignazio, stai sereno". Inevitabile l’intervento di Francesco Storace, leader della Destra che alla svolta di Fiuggi partecipo’ in prima persona: "Ora la questione e’ tornare sulla terra, rispettando la storia di An, oppure proseguire con la selva di insulti”. Al congresso di Fratelli d’Italia il difficile compito di gestire un’eredita’ cosi’ complicata.
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