Circa 80 milioni di euro incassati in Spagna con quattro film che richiamano le commedie sexy con battute da caserma e i poliziotteschi italiani. Sono i numeri dell’enorme successo del poliziotto (ormai ex), piu’ sboccato, maschilista e politicamente scorretto del cinema europeo, Jose’ Luis Torrente, calvo, grasso, goffo e buffo protagonista creato e interpretato da Santiago Segura (anche regista), oggi a Roma per presentare ‘Il commissario Torrente – Il braccio idiota della legge’, quarto capitolo della serie (il primo ad uscire da noi), da domani in circa 73 sale, tutte nei multiplex, distribuito da Massimo Ferrero. ‘Abbiamo acquisito tutti e quattro i film, ma ci sembrava giusto partire dall’ultimo (il quinto e’ in fase di scrittura), il piu’ ricco, con cameo di calciatori come Fabregas e altri personaggi molto famosi in Spagna, dove Torrente e’ un eroe popolare’ spiega Giorgio Ferrero.
Segura, classe 1965, magro, capelli lunghi, occhialini e humour molto piu’ raffinato di quello del suo alter ego (che interpreta ingrassando ogni vota di 30 chili), scherza sul successo di Torrente: ‘Non me lo spiego, per me e’ ancora uno shock’. Rispetto all’edizione originale, la commedia esce in Italia con qualche scena di meno: ‘Abbiamo tolto alcune cose sgradevoli e molto esplicite, come uno zoom su un sedere in una scena nella doccia in carcere. In Spagna risultava ancora piu’ forte, visto che il film li’ e’ uscito in 3d, ma hanno fatto passare tutto. E’ un sogno per me essere un diventato un autore ‘censurato’ in Italia’ scherza l’attore e regista. Per Segura, Torrente ha tanti fans ‘perche’ piace sempre ridere dell’autorita’. D’altronde sai che noia ad interpretare personaggi come Superman. Torrente e’ maschilista, franchista, un paria, e mi piaceva raccontarlo in questo quarto film, mentre affronta la crisi. Era gia’ caduto piu’ in basso che mai, ora deve scavare’. Al giornalista che gli chiede se gli ricorda qualche politico, Segura risponde con un sorriso: ‘Non credo, e’ un disgraziato… forse ha qualcosa in comune con Berlusconi, ma ho un grande rispetto per i vostri politici… non scrivetelo’.
Nel film, che gia’ dai titoli dispensa una lunga serie di donne in topless, Torrente, senza un soldo e sempre alla ricerca di sesso facile, ormai non e’ piu’ in polizia e si arrangia con lavoretti (finiti puntualmente in catastrofi), subaffittando casa agli immigrati e all’occorrenza, vista la crisi, cercando a volte i pasti nell’immondizia. Per guadagnare, accetta di fare il killer su commissione, ma l’ingaggio e’ una trappola e l’ex commissario finisce in carcere, dove deve barcamenarsi tra assalti sessuali e piani per la fuga.
Segura, appassionato di cinema italiano (ama Pasolini, De Sica, Rossellini), spiega che fra le influenze per Torrente c’e’ proprio ‘il vostro cinema trash, anzi mi chiedevo se Alvaro Vitali ancora sia in attivita’…’. Quando ha diretto il primo Torrente ‘pensavo venisse considerato un film underground, invece ha avuto un enorme successo. Le mie sono parodie, c’e’ una comicita’ violenta, ma va presa con distacco…
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