Gli attacchi di Daniela Santanche’ contro il vertice del Pdl hanno avuto come effetto immediato quello di ricompattare un partito ormai da mesi vittima di correnti e divisioni interne. Messi per un momento da parte i distinguo, la ‘mission’ del gruppo dirigente e’ una sola: fare muro contro le invettive della ‘pasionaria’ berlusconia. La diretta interessata pero’ non si arrende e nonostante venga messa sul banco degli imputati insiste nella sua ‘crociata’ rincarando la dose: ‘Il Pdl e’ peggio della Dc deve essere sciolto’, accusa l’ex sottosegretario che si dice ‘delusa’ da Alfano e convinta che il ‘piano’ del partito sia quello di ‘rottamare’ Berlusconi. Un affondo che scatenera’ per tutto il giorno la rivolta pidiellina e la dura presa di posizione di Alfano: ‘Non ho un problema personale con la Santanche” ma il Pdl ‘non non e’ di estrema destra, non e’ il partito di Le Pen’.
Chi si tiene fuori da tutta la disputa e’ invece Silvio Berlusconi che dopo una settimana di ‘reclusione’ ad Arcore si presenta in tribunale a Milano per rendere dichiarazioni spontanee nel corso dell’udienza sul processo Ruby. Il Cavaliere glissa ogni domanda inerente a temi politici e soprattutto al caos che tiene banco nel partito come la bufera sulla Lombardia: ‘Per vincere bisogna essere uniti, ma di tutto se ne occupa Alfano’ e’ il massimo che l’ex premier concede ai cronisti.
Poche parole che segnano la temperatura dei rapporti (quasi vicina allo zero) che in questo momento intercorrono tra l’ex capo del governo ed il segretario del partito. La decisione del Cavaliere di tenersi lontano dalle beghe del Pdl e la mancata condanna alle accuse rivolte dalla Santanche’ a tutto il partito, pesano come un macigno negli equilibri interni al Pdl e soprattutto non fanno che alimentare i sospetti che l’ex premier stia solo aspettando il momento giusto per assestare ‘il colpo di grazia’ al partito.
E la convinzione di molti e’ che una delle ‘armi’ sia proprio quella mandare in cortocircuito il partito con le dichiarazioni al vetriolo della Santanche’, in questo momento una delle persone piu’ contatto con il Cavaliere: ‘Cosi’ ci condanna alla sconfitta’, osserva il capogruppo del partito alla Camera Fabrizio Cicchitto mentre Massimo Corsaro alza ancora di piu’ il tono bollando come ‘una stronzata’ la linea dell’ex sottosegretario, domandandosi inoltre se la Santanche’ parli a nome di qualcun altro: ‘Parla a nome di Berlusconi? – domanda Corsaro – questo credo di no, il Cavaliere non ha bisogno di esegesi fatte da terzi. Pero’ magari vuole anticipare delle sensibilita’ che potrebbero essere di Berlusconi…’.
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