"La maglia della Nazionale va meritata". Antonio Conte lo ha ribadito negli spogliatoi di Milan e Inter, dove oggi si e’ presentato, affiancato per la prima volta dal nuovo team manager Gabriele Oriali. In vista del debutto nell’amichevole con l’Olanda e della gara di qualificazione all’Europeo con la Norvegia, il tour nei ritiri delle squadre di serie A domani avrebbe dovuto portare il nuovo ct a Torino, per una visita ai due club della citta’, ma quando ha saputo che sarebbero stati assenti sia il presidente della Juventus Andrea Agnelli che l’ad Beppe Marotta, impegnati a Nyon per i sorteggi di Champions, Conte ha deciso di rinviare l’appuntamento, anche per evitare che qualcuno lo interpretasse come un tentativo di evitare i dirigenti del club da cui ha divorziato poco piu’ di quaranta giorni fa. In serata sara’ comunque all’Olimpico di Torino per assistere al ritorno dei granata in Europa League.
Intanto e’ stato accolto a Milanello dall’amico ed ex compagno di squadra Pippo Inzaghi, e ad Appiano Gentile ha chiacchierato e scherzato con Walter Mazzarri, che ha promesso: "Mi mettero’ al servizio della nazionale come tutti dovrebbero fare". Sembrano dunque archiviate le scaramucce verbali degli anni scorsi fra i due allenatori, e il nuovo ruolo di Conte supera anche la storica rivalita’ fra Inter e Juventus. "Non c’entra – ha tagliato corto con un sorriso – sono il ct dell’Italia e allenatore di tutti".
Inoltre, a scortare Conte c’era Oriali, che a Milanello ha abbracciato Mauro Tassotti (rivale di derby combattuti come quello che nel 1981 costo’ diversi punti di sutura all’allora mediano interista) e si e’ emozionato tornando ad Appiano, dove come team manager ha lavorato al fianco degli allenatori nerazzurri Lippi, Mancini e Mourinho. "Sono molto contento, sto trovando grande disponibilita’ da parte di allenatori e societa’, questo lascia ben sperare, c’e’ bisogno di questa sinergia", ha raccontato l’ex allenatore bianconero, che a Milanello probabilmente ha chiesto informazioni su Balotelli, appena emigrato al Liverpool, e ha preso contatto con i rossoneri nel giro della Nazionale, da De Sciglio a El Shaarawy, passando per Abate e l’infortunato Montolivo, e quelli che vogliono tornarci, come Pazzini e Poli, entusiasta del nuovo ct.
"L’Italia ha bisogno di un vincente come lui – ha detto il centrocampista -. Ci ha spiegato le sue idee di gioco e gestione del gruppo. Ora stara’ a me meritare sul campo la convocazione". Meno ricco di materia azzurra e’ lo spogliatoio interista: ci sono Ranocchia e Osvaldo, "giocatori forti che naturalmente verranno valutati come tutti gli altri", ha spiegato Conte, mentre per Jonathan "bisogna prima vedere se diventa italia.
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