Niente Sampdoria, niente Nazionale, niente cassanate e… niente Nutella. E’ un no a tutto, tranne che al Parma, l’Antonio Cassano che apre il 2014 dichiarando amore ai colori crociati e chiudendo definitivamente la porta all’Italia di Cesare Prandelli. Lui e l’amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi hanno deciso di parlare insieme per spazzare le voci di una possibile partenza per Genova, partenza che non c’e’ stata solo perche’, dicono i due, nessuno si e’ davvero fatto avanti. ”E’ vero che io ho detto di voler tornare un giorno alla Sampdoria, il direttore Leonardi lo sapeva sin da quest’estate, il mio rapporto con quella citta’ e’ particolare ed esula dal calcio, ma nessuno mi ha mai cercato – conferma Antonio Cassano – Edoardo Garrone non l’ho mai sentito, non ho rapporti con Mihajlovic. Non so se la Samp volesse realmente prendermi", anche se alle voci ci aveva creduto "come uno che assaggia la Nutella, un cucchiaio non puo’ bastare. Insomma avevano il tempo per fare l’offerta, ora quel tempo e’ scaduto. Ecco perche’ voglio parlare oggi, un giorno prima dell’inizio del mercato".
Insomma la trattativa non c’e’ stata o, se c’e’ stata, e’ arrivata fuori tempo massimo o non e’ stata tale da far cambiare rotta al club emiliano che su Cassano ha puntato tutto. "E poi sono felice a Parma e voglio rimanere a Parma con la mia famiglia. Qui vengo trattato come un re”, replica sorridendo il fantasista barese spazzando via tutte le illazioni che parlavano di un rapporto ormai incrinato con i dirigenti crociati. ”Problemi? Io sono orgoglioso di quanto ho fatto qui – chiarisce ancora – Sin qui ho fatto bene ma faro’ ancora meglio a Parma. Stiamo disputando un buon campionato e possiamo pure migliorare". Poi, aggiunge, "mi spiace aver creato dei problemi all’ambiente, ai compagni, alla dirigenza e all’allenatore. Ora pensiamo al Torino, lunedi’: loro sono una bella squadra, pero’ se noi giochiamo come sappiamo possiamo vincere”. Partita che lo rivedra’ in campo dopo il turno di squalifica con la Sampdoria, squalifica letta con non poca malizia da qualcuno. "
Ho letto che mi sarei fatto ammonire apposta per non giocare – risponde Cassano – ma ho preso quattro ammonizioni in campionato, tutte per proteste. Se avessi voluto fare il furbo, avrei prolungato la mia assenza per il problema al naso. Invece sono sempre sceso in campo. Ammetto di non aver reso al meglio contro Inter e Cagliari – chiosa – ma l’infortunio non c’entra. Ho avuto un calo, ci puo’ stare: adesso ho messo benzina nel motore, penso a giocare a pallone come ho sempre fatto". Pallone che non giochera’ in azzurro. Volare in Brasile al "campionato del mondo? Ho lo zero per cento di possibilita’ di andare al Mondiale. Che ti devo dire? Che ho l’uno per cento? No, ora ne ho lo zero virgola zero per cento. No alla Sampdoria, no all’Italia, si’ solo al Parma. Antonio Cassano questa volta deve fare di necessita’ virtu’.
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