Il Milan si ferma a Bergamo. I rossoneri dovevano vincere per tenere viva la speranza europea, invece hanno addirittura perso contro un’Atalanta che in teoria non aveva motivazioni. In pratica, sono sembrate piu’ alte di quelle dei rossoneri.
Nella partita che sara’ ricordata per un’altra pagina negativa del calcio italiano all’insegna del razzismo – il lancio di banane in campo a Constant – per il Milan e’ addio quasi certamente all’Europa League, addio molto probabilmente a Clarence Seedorf. A scolpire la sentenza e’ stato un super gol di Brienza, ma la condanna era gia’ arrivata con il rigore del pareggio concesso da Rizzoli per il fallo di Constant su Carmona.
Non che prima il Milan avesse fatto molto per meritarsi il vantaggio, arrivato non a caso solo grazie a un’ autorete di Bellini. Per tutto il primo tempo i rossoneri giocano al piccolo trotto, senza idee e con scarsa determinazione. Nella ripresa le cose migliorano un po’, ma il Milan frana nel momento decisivo sul match, commettendo l’errore di sentirsi gia’ in tasca il successo. L’Atalanta invece onora l’impegno fino in fondo, raggiungendo il pari e poi addirittura il 2-1 all’ultimo sospiro del match. Grande festa alla fine per i nerazzurri, macchiata pero’ dall’odioso gesto di uno pseudo tifoso, che lancia una banana dalla tribuna Giulio Cesare verso Constant. Che non sia una domenica propizia per il Milan lo si capisce subito.
Colantuono sistema Bonaventura e Maxi Moralez alle spalle di Denis: i due fantasisti arretrano e si infilano tra le linee, mettendo in difficolta’ i rossoneri. L’Atalanta pressa sulla trequarti e riparte a razzo. Dopo due minuti Carmona si incunea in area, la difesa rossonera deve chiudersi bruscamente per smorzargli il tiro. Al 21′ Denis calcia a lato, un minuto dopo porge il piu’ comodo degli assist a Carmona, che pero’ appoggia debolmente nelle braccia di Amelia.
Tre minuti dopo altro rischio: Bonaventura non arriva di un soffio su una palla allungata da Denis. Il Milan non trova la bussola e fatica ad avventurarsi nella meta’ campo bergamasca. Diventa quasi un monologo per l’Atalanta, mentre il Milan balbetta. Moralez, il piu’ piccolo di tutti, sfiora il palo di testa al 34′. Un’azione simbolo della deconcentrazione dei rossoneri, che da parte loro impiegano 38 minuti per sporcare i guantoni di Consigli: Kaka’ schiaccia di testa, pero’ senza la forza necessaria. Balotelli si sveglia al 40′: punizione da sinistra, palla sulla traversa. Poi si ripete da trenta metri, Consigli respinge.
Dagli spogliatoi non rispunta l’impalpabile Honda, dentro El Shaarawy. Il Milan impugna il tridente, ma l’Atalanta si fa male da sola. Muntari fugge a sinistra al 52′ e mette dentro un cross rasoterra. Bellini si butta in scivolata per anticipare Balotelli ma allunga la palla nella sua rete: rossoneri in vantaggio grazie alla piu’ clamorosa delle autoreti. Al 20′ Carmona va giu’ in area su entrata di Mexes, Rizzoli prima concede il vantaggio e poi fischia il rigore. Batte Denis e firma l’1-1.
Gli animi si surriscaldano, Raimondi e Mexes si fronteggiano letteralmente sotto la curva: giallo ad entrambi. La tensione sale, dagli spalti piove una banana all’indirizzo di Constant. De Jong la raccoglie ma evita di imitare Dani Alves e la getta fuori dal campo. Il Milan sbanda, Moralez sfiora il vantaggio. Seedorf gioca le carte Pazzini e Taarabt, ma e’ tutto inutile.
Ci si mette anche la sfortuna: a tempo scaduto una parabola di Balotelli muore sul palo. Brienza invece pesca il jolly con un gran sinistro di prima da piu’ di venti metri, che si infila sotto l’incrocio. Un lampo che spegne definitivamente il Milan. E l’Europa sparisce dietro l’orizzonte.
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