Borse europee in volata e spread a picco. Cosi’ i mercati hanno salutato il piano anti-spread varato dal Presidente della Bce, Mario Draghi, per l’acquisto di titoli di Stato dei Paesi dell’area euro (Omt, Outright monetary transaction). L’accelerazione dei listini e il raffreddamento del termometro dei bond governativi e’ avvenuta subito dopo il discorso del numero uno dell’Eurotower, confermando cosi’ l’approvazione dell’attesa manovra targata Francoforte.
E cosi’ alla chiusura dei mercati, Milano ha registrato un balzo in avanti del 4,3%, facendo meglio dell’indice paneuropeo Stoxx 600 (+2,33 per cento). Il tutto con lo spread sul bund tedesco che e’ sceso a 370 punti base, ovvero sui minimi da maggio scorso. A livello europeo il mercato che ha guadagnato piu’ di tutti e’ stato quello di Madrid (+4,91 per cento), seguito da Francoforte (+2,91%), Parigi (+3,06%) e Londra (+2,11%). Intanto, Wall Street sta andando avanti a gonfie vele con i principali indici a ridosso del 2 per cento (Dow Jones +1,8% alle 19 circa).
Il via libera alla manovra della Bce, che nel frattempo ha lasciato invariati i tassi d’interesse (allo 0,75%), e’ stato salutato con favore dalla comunita’ finanziaria, sebbene sia passata con il ‘no’ della Germania. ‘Oggi e’ stato fatto un grosso passo avanti, ma la battaglia non e’ ancora vinta’, ha affermato Gianluca Garbi, amministratore delegato di Banca Sistema. A Francoforte hanno ‘trovato la grande arma, ma stanno perdendo le munizioni’, ha aggiunto Azad Zangana, european economist di Schroders, secondo il quale non e’ detto che Francoforte possa davvero impiegare tutti fondi necessari al piano taglia-spread.
Secondo Vincenzo Longo di Ig Markets, inoltre, ‘si tratta di un passo importante e deciso che ha segnato la definitiva rottura con la Germania. Non si e’ fatta attendere l’opposizione della Bundesbank al programma. Proprio Draghi ha fatto sapere che non c’e’ stata piena unanimita’ e solo un membro si e’ opposto al programma’. D’altro canto per il centro studi di Intesa Sanpaolo il piano Draghi ‘costituisce una credibile rete di sicurezza che riduce di molto la probabilita’ di eventi estremi, ma non mette la parola fine alla crisi’.
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