Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha proposto una tassazione unica al 20%. Tripudio dei contribuenti che, tartassati dalle attuali aliquote fiscali, non ne possono più di fare i donatori di sangue per un fisco, cioè lo Stato, che assomiglia sempre più a Dracula il Vampiro. Ma un po’ di memoria, per un popolo smemorato come il nostro, aiuta a capire quanto le promesse siano una cosa e la loro attuazione un’altra.
Alle elezioni del 1994 la coalizione Berlusconi propose una tassazione unica al 33%. Andò al governo ma non se ne fece nulla. Alle elezioni del 2002 Berlusconi propose due aliquote fiscali, una al 23%, fino a 100mila euro, e una al 33% sopra i 100mila euro. Andò al governo ma non se ne fece nulla.
Ovvio che siamo tutti d’accordo a pagare meno tasse e, in particolare, a ridurre la pressione fiscale al 20%, ma l’esperienza passata ci ricorda il detto popolare che "tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare" e di promesse "da marinaio" ne abbiamo sentite tante, anche troppe.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc/Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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