Dopo la nota del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella quale si parla – fra l’altro – anche dell’attuale situazione politica italiana e del caso che riguarda Silvio Berlusconi dopo la sentenza di condanna nell’ambito del processo Mediaset, Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera e Coordinatore dei dipartimenti Pdl, interviene per sottolineare che ora, in ogni caso, è necessario trovare una soluzione per quanto riguarda il Cavaliere.
“Le parole del Capo dello Stato meritano ovviamente rispetto e riflessione attenta, anche per la nitida prospettazione, compiuta dalla nota del Quirinale, della situazione che si e’ determinata. Ma al tempo stesso – dichiara Capezzone – resta inaggirabile un punto politico di sostanza, che tutti – istituzioni e forze politiche – non possono ignorare o mettere tra parentesi. Quando si parla di ‘agibilita” o di ‘praticabilita” politica per Silvio Berlusconi, non si affronta tanto e solo il problema di una persona, di un singolo individuo (cosa che comunque meriterebbe, in uno Stato di diritto, il massimo dell’attenzione, trattandosi dei fondamentali diritti civili e politici di un cittadino), ma il diritto alla piena rappresentanza politico-istituzionale di milioni di elettori".
Insomma, la questione non riguarda solo l’uomo di Arcore, ma “10 milioni di elettori, e quindi riguarda la salute stessa della nostra democrazia”.
Per l’esponente del PdL “esistono percorsi e strumenti, chiaramente indicati dalla Costituzione e dal buon senso, che possono consentire di evitare un vulnus gravissimo ai danni di milioni di cittadini-elettori. Il Pdl ha dimostrato un assoluto senso di responsabilita’, ma ora tocca a tutti gli attori politici e istituzionali, per la parte che compete a ciascuno, evitare ferite irrimediabili".
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