Rosy Bindi, deputato del Pd, in un’intervista concessa alla ‘Stampa’, sottolinea: “Mi sembra chiaro che il PdL stia cercando il modo di non applicare la sentenza su Berlusconi. Ma questo e’ un ostacolo insuperabile. Le sentenze si applicano, come ha detto anche il presidente Napolitano”.
L’ex presidente dei Democratici, dalle pagine del quotidiano torinese, conferma il voto a favore del Pd alla decadenza di Berlusconi, anche a costo di una crisi di governo, perchè “è un limite invalicabile. Non è pensabile scambiare il governo con il principio di legalità”. E se davvero l’esecutivo dovesse cadere, il PdL “se ne assumerebbe tutta la responsabilità”, perché vorrebbe dire che il Popolo della Libertà “ancora una volta confonderebbe il piano giudiziario di Berlusconi con quello politico”.
E se in aula qualche parlamentare del Pd dovesse non votare la decadenza di Silvio Berlusconi? A quel punto, assicura Rosy Bindi, “durerà il governo ma finirà il Pd”.
La base del Pd, secondo Bindi, continua a chiedersi “perchè dobbiamo stare al governo con una forza politica che rifiuta di accettare che il suo leader è stato condannato in via definitiva e interdetto dai pubblici uffici?”. La risposta? Stiamo in maggioranza con il PdL “perché sappiamo che l’Italia ha bisogno di essere governata e non c’erano alternative a questo governo”. Detto questo, tuttavia, “non possiamo, per sostenerlo, rinunciare al principio di legalità”.
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