Il nuovo governo del presidente Mauricio Macri ha deciso la sospensione delle restrizioni cambiarie in vigore in Argentina dalla fine del 2011. Ad annunciarlo in una conferenza stampa e’ stato il ministro delle finanze, Alfonso Prat Gay.
"Siamo molto contenti nel poter rendere nota questa misura", ha precisato il ministro, sottolineando che la fine delle restrizioni cambiarie e’ una delle decisioni promesse nella campagna elettorale de Macri. L’obiettivo del governo e’ quello di "normalizzare l’economia argentina" in modo che il paese possa "riprendere a crescere", ha aggiunto Prat Gay, ricordando che "l’eredità" lasciata dal precedente governo presenta "una situazione complessa nella quale si sta gia’ mettendo ordine".
Il ministro ha poi ricordato che le restrizioni cambiarie sono in vigore "ormai da quattro anni" e che queste normative hanno generato una pesante svalutazione, il crollo delle riserve bancarie, lo stallo dell’economia e dell’occupazione.
Le incognite derivanti dagli annunci odierni riguardano l’impatto sulla svalutazione del peso, che a sua volta potrebbe avere dei contraccolpi sul fronte dell’inflazione.
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