E’ corsa contro il tempo in Ghana per cercare di ritirare una maxi partita (120 milioni di pezzi) di preservativi prodotti in Cina che, distribuiti per contenere la diffusione dell’Aids, si sono rivelati difettosi. La distribuzione dei profilattici era stata affidata ad organizzazioni caritatevoli, ma, quando alcuni campioni sono stati sottoposti a test (il cui esito e’ pero’ arrivato a distanza di qualche mese), i preservativi hanno mostrato delle microfessure e la tendenza a lacerarsi. L’allarme, lanciato dalle equipe chiamate a testare il prodotto, ha fatto si’ che il governo riuscisse a ritirate 100 del 120 milioni di pezzi distribuiti. Ma la quantita’ ancora in circolazione e’ enorme, con incalcolabili potenziali danni. Il timore e’ che si moltiplichino i casi di contagio da Aids, in un Paese che, secondo le ultime stime, conta l’1,5 per cento di malati di Hiv o Sindrome da immunodeficienza acquisita. Stando, poi, alle stesse statistiche, l’eta’ dei malati in Ghana e’ bassa perche’ la maggior parte di loro hanno tra i 15 ed i 49 anni.
Ora nel Paese sono scoppiate, oltre alle paure, anche accese polemiche su come i preservativi siano stati fatti arrivare in Ghana. Si e’ infatti scoperto che la partita e’ stata acquistata dal Ministero della Salute da un produttore cinese (di cui non viene fatto il nome) attraverso un intermediario ghanese e che, prima della stipula della commissione della la partita, non e’ stato eseguito alcun controllo sulla qualita’ del prodotto, che praticamente e’ stato comprato a scatola chiusa.
Il problema e’ stato che l’iter dei test sui preservativi e’ stato ultimato dall’Agenzia ghanese per l’Alimentazione ed i Farmaci quando gia’ i preservativi erano stati affidati, per la distribuzione, alle organizzazioni non governative impegnate nella lotta alla diffusione dell’Aids. Quindi l’allarme e’ arrivato tardi, quando 20 milioni di pezzi erano stati gia’ distribuiti. Ma oggi, mentre il ritiro delle partite ancora in giacenza e’ stato ultimato e si sta procedendo alla loro distruzione, e’ un’altra la preoccupazione che si manifesta nelle autorita’ ghanesi, quella dell’aumento di gravidanze indesiderate. Problema del quale, commentano oggi alcuni media ghanesi, non si sentiva certo la mancanza.
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