Novita’ in arrivo a breve per il sistema aeroportuale italiano. E’ infatti quasi pronto il Piano nazionale degli aeroporti. Ed entro le prossime settimane dovrebbe arrivare anche l’ok ai contratti di programma con i tre principali scali di sistema, Roma, Milano e Venezia, che consentira’ anche di sbloccare le tariffe e gli investimenti. Lo ha annunciato il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Mario Ciaccia, che sta mettendo a punto i due dossier insieme al ministro Corrado Passera.
‘Stiamo studiando il Piano nazionale degli aeroporti che penso vedra’ la luce entro breve tempo’, ha detto Ciaccia, a margine della missione imprenditoriale italiana in Qatar organizzata da Confindustria, Ance, Simest e Ministero dello sviluppo. L’obiettivo del Piano, ha spiegato il vice ministro, e’ di avere una ‘visione di rete delle infrastrutture del Paese’, senza piu’ il concetto di un aeroporto in ogni provincia. Il Piano prevede una ‘importante riduzione’ degli scali – ha detto Ciaccia – nella ‘logica della distribuzione di chi fa che cosa’: l’obiettivo e’ di avere ‘aeroporti cargo per il trasporto delle merci, aeroporti – pochi – che siano hub intercontinentali, alcuni scali internazionali e aeroporti per il servizio regionale’.
E’ la prima volta che l’Italia si dota di un Piano nazionale degli aeroporti. Quella di riordinare il sistema aeroportuale e’ una delle priorita’ indicate dal ministro Passera gia’ nelle linee programmatiche del proprio dicastero. Secondo uno studio dell’Enac sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale, pensato proprio come base per la redazione del Piano, il nostro sistema conta oggi 47 aeroporti aperti al traffico commerciale, molti dei quali al limite della loro capacita’ di traffico. Lo studio individua tre tipologie di scali: 14 aeroporti strategici (tra cui Fiumicino, Malpensa e Venezia), 10 aeroporti primari e 24 aeroporti complementari.
Nei prossimi giorni e’ inoltre atteso il via libera ai contratti di programma dei principali scali nazionali: ‘Spero che nelle prossime settimane ci possa essere, per i principali tre aeroporti di sistema, quello milanese, quello veneziano e quello romano, la firma dell’accordo in deroga’, ha detto Ciaccia. Il via libera permettera’ di sbloccare il sistema tariffario e consentira’ alle societa’ di gestione di far partire gli investimenti rimasti in stand by in attesa di questo passaggio. In particolare per Aeroporti di Roma le tariffe non hanno subito variazioni dal 2000, e la societa’ ha in cantiere un piano di investimenti da 12,1 miliardi di euro nel lungo periodo per Fiumicino.
La scorsa settimana il cda dell’Enac ha disposto di rimettere, per competenza, al Ministero di Porta Pia la richiesta di Adr di ristoro di 400 milioni di euro a fronte di mancati adeguamenti tariffati per il periodo 2001-2010.
Discussione su questo articolo